Per sintetizzare diremo che Il Fratello è Andrea Romano, ex Albanopower e Matildamay, anche se considerarlo semplicemente come un album solista sarebbe riduttivo, dato il considerevole numero di collaborazioni e contributi presenti al suo interno. Basti pensare che partecipano alla realizzazione del disco alcuni dei nomi più noti e apprezzati della scena cantautoriale italiana, e siciliana in particolare: da Cesare Basile a Mauro Ermanno Giovanardi, da Colapesce a Toti Valente e Francesco Cantone. La scelta del nome non è quindi casuale. ”Il Fratello” a testimonianza del fatto di come ognuna delle composizioni sia il frutto di un lavoro a più mani, di un percorso iniziato alla fine degli anni '90 a Siracusa, pazientemente rifinito nel corso degli anni e portato alla luce solo ora che ogni elemento ha trovato la sua giusta dimensione. Registrato al Vertigo, studio fondato da Valente all'interno di un limoneto siciliano, il disco contiene otto tracce affiancate da una ghost track, Far Away, che è al tempo stesso la cover di un brano di José Gonzalez, arricchita, in questa versione, di massicce sezioni elettroniche. Riprova della notevole quantità di suggestioni che hanno ispirato Romano è anche la foto di copertina, realizzata a Parigi da Livia Rao, che ben simboleggia l'atmosfera languida e calda che si percepisce ascoltando Il Fratello. La luce del sole che scalda e culla è riportata in musica dalla note e le parole scritte da Romano e soci.
Ci troviamo di fronte a ballate accompagnate dalla chitarra acustica come ne Il Rumore Che Fa La Luna, brano d'apertura proustiano con l'andamento di una ninna nanna, o nella bellissima e pungente È Vero Che E’ Per Te, prodotta e suonata con Cesare Basile, con le sue lievi sfumature jazz della batteria in sottofondo. Sebbene l'impronta del disco sia prettamente cantautoriale c'è spazio per contaminazioni che coinvolgono chitarre elettriche, come in Cos'Ha Che Il Mio Mondo Non Ha, nella quale la voce di Romano è affiancata da Colapesce, o sonorità più elettroniche affidate all'uso del synth presente nella quasi totalità dei brani. Ne sono esempi Tra I Lacrimogeni, con la chitarra acustica a fare da base, intervallata però da un sound alternative rock mischiato, per l'appunto, con elementi elettro, e Per Chi Ne Avrà con parti strumentali dove synth e wurlitzer convivono con chitarre acustiche ed elettriche. Conclude l'album uno degli episodi più riusciti dell'intero progetto, una versione demo di Nei Ricordi Di Mio Padre, che vede Il Fratello duettare in coppia con Mauro Ermanno Giovanardi. Le Voci Basse E Calde di Romano e l'ex leader dei La Crus si fondono perfettamente in questo brano dall'atmosfera notturna, accentuata dalle percussioni, che ricordano il canto di una cicala, e dalle melodie delle chitarre riprese dal fischio finale di Giovanardi che accompagna la chiusura del brano. Allineato agli altri lavori della “scuola siciliana”, Il Fratello brilla però di luce propria grazie alla bellezza dei testi, accompagnati da arrangiamenti curati e ricercati.
Articolo del
23/09/2013 -
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