Laika Senza Ritorno Laika Senza Ritorno 2013 di Nicolina Di Gesualdo

Sono tanti i gruppi emergenti che si definiscono “indie” o “rock” e che, spesso e volentieri, dimostrano di non possedere caratteristiche né dell’uno né dell’altro genere musicale. I Laika Senza Ritorno, invece, si fanno largo tra i colleghi convincendo fin da subito e dimostrando di sapersi barcamenare egregiamente in entrambi gli stili musicali. Infatti questo gruppo marchigiano in attività dal 2011, formato da Gaetano Siciliano, Federico Dagoli, Michele Borri e Fabio Portinari, nell’omonimo album di debutto sfodera ben dodici pezzi, alcuni dei quali segnati da riff taglienti e aggressivi Maledetto Guglielmo Tell, Mille Volt(e), indubbiamente ereditati dalle grandi band del passato quali Led Zeppelin, Black Sabbath e Stooges e, più in generale, da tutto il panorama rock anni ’70; altri, invece, mostrano un’impellente necessità della band di tornare alle radici musicali italiane, necessità soddisfatta inserendo a metà disco brani più melodici e distesi (Scarpe Bagnate, Chissà Perché) tipicamente pop che addolciscono piacevolmente i tratti più marcati e rigidi dell’inizio, senza creare eccessive dicotomie. Ma la verve luciferina torna a predominare nei pezzi successivi, in particolare Samantha e Trash Come La Croma, contrassegnati da una notevole sezione ritmica e da energiche intrusioni di chitarra.
Due anime, dunque, quelle dei Laika Senza Ritorno, una nostalgica per il rock “puro” e l’altra desiderosa di sentimento e romanticismo, capaci di convivere senza rompere la fluidità del disco e in grado di regalare a questo debutto un indubbio alone di freschezza e di novità.
Articolo del  22/09/2013 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati