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Hanno fatto davvero le cose in grande stavolta i Deluded By Lesbians, power trio milanese inseritosi ufficialmente nella scena indipendente italiana a partire dal 2010 con la pubblicazione dell’album d’esordio ”The Revolution Of Species”. ”Heavy Medal/L’Altra Faccia Della Medaglia”, seconda prova in studio registrata da Luca Serpenti e data alle stampe per conto dell’etichetta Godz lo scorso 27 settembre, si presenta infatti come un progetto considerevole: due cd al prezzo di uno comprendenti dieci canzoni a testa. E non è tutto: se in “Heavy Medal”, il primo disco, sono incluse soltanto tracce in inglese, nel secondo, “L’Altra Faccia Della Medaglia”, si trovano i medesimi componimenti cantati però in italiano. Ne viene fuori allora un prodotto caratterizzato senz’altro da un vasto assortimento che consente inoltre all’ascoltatore di decifrare in quale salsa rendano meglio questi nuovi pezzi dei Deluded. A questo punto non è tanto fondamentale giudicare se i brani risultino maggiormente efficaci e convincenti attraverso un registro lessicale piuttosto che un altro (l’idea, tra l’altro, è che con i testi in italiano alcuni pezzi abbiano acquistato addirittura più genialità); l’importante è far comprendere la sostanza, lo spessore, la qualità musicale di questo lavoro. Innanzitutto va detto che, per chi non avesse mai sentito parlare di questo gruppo, la matrice dell’album è assolutamente rock (stesso discorso per lo spirito). L’aver mantenuto un’impostazione classica che si riconduce appunto al trio, ha permesso ai Deluded di non smarrire quell’energia, quella potenza, quella stravaganza e quella dirompenza che il precedente e già citato “The Revolution Of Species” era riuscito molto bene a palesare.
Il tiro generale dei brani è semplicemente micidiale, e non a caso i due dischi suonano “da paura”. Magari non ci sono riffoni ed assoli orgasmici in stile Radio Moscow; tuttavia le canzoni sanno ugualmente trascinare attraverso un approccio che dà quasi sempre l’impressione di essere prettamente punkettoide. Pochi virtuosismi insomma: si va semplicemente dritti al sodo. Questo perché in “Heavy Medal/ L’Altra Faccia Della Medaglia” tutto è giocato su quella particolare intensità che la chitarra, il basso e la batteria sono sempre riusciti a garantire nel tempo. Se si considera poi che per raggiungere tale obiettivo i Deluded dispongano per natura di tutti i requisiti del caso, allora ecco che il disco, nel suo insieme, convince sul serio. Non è semplice riconoscere se all’interno di questo progetto discografico vi siano pezzi più riusciti di altri: l’idea generale è che sia non soltanto concreto, ma anche e soprattutto compatto in fatto di musiche, di soluzioni e di arrangiamenti. Si è affermato sopra come l’impronta sonora di base sia totalmente elettrica. Eppure, al di là di questo, le sfumature sono numerose. Firemen (nella versione italiana ribattezzata Vigili Del Fuoco) denota per esempio evidenti rimandi all’alternative rock americano di inizio anni Novanta; Pigs/I Suini Non Sono Fino Gastronomi possiede invece più di un elemento sonoro e strutturale che fa pensare ai primi Queens Of The Stone Age. E se la struttura di un pezzo quale Stonehenge non manca di evidenziare analogie con lo stoner, Supersummer Song/Canzone Dell’Estate e Walking On The Beach/Cuccioletto virano inequivocabilmente su spericolati e destabilizzanti territori punk. In conclusione: di carne al fuoco ce n’è molta. Forse è il momento di farsi avanti, non trovate?
Articolo del
01/10/2013 -
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