|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
There Will Be Blood
Without
2013
Ghost Records
di
Giuseppe Celano
|
|
Li avevamo già adocchiati poco tempo fa con il precedente lavoro, uscito sempre per la Ghost Records. Nel frattempo sono passati da duo a trio, con l’aggiunta della batteria, sono stati visti su vari palchi polverosi, hanno lavorato duro e portato a casa il pane. I There Will Be Blood sono un trio varesino su cui riversare molte aspettative, oggi sono freschi di stampa con la nuova uscita intitolata ”Without”, un parto di potenza compressa ma non compromessa. Sono materia infuocata e suonano blues lerci. È inutile fare quella faccia: non usano trite scale pentatoniche e tempi lineari in 4/4, ma esattamente il contrario. Possiedono un groove molto potente sputato fuori dagli amplificatori o da quello che ne rimane dopo il loro passaggio (Ain’t No Places, No Matter). Frullano quello che di bello il blues ha prodotto in questi ultimi anni creando pagnotte di esplosivo al plastico da maneggiare con cura. Sono corrosivi e incandescenti, la loro l’essenza è stata perfettamente colta attraverso la registrazione del buon Giulio Ragno Favero. Citano gli ZZ Top ma ricordano anche Bo Diddley e R.L. Burnside per quella dose di riff ossessivi e circolari sommati alla percussività tribale. È (hard) rock blues che farebbe felice Jon Spencer e Jimmy Page, ma attenzione se è di epigoni che state andando in cerca allora avete sbagliato disco. I nostri fanno sì parte di una grande famiglia blue(s) ma camminano saldamente sulle proprie gambe. Davide, Riccardo e Mattia sono un power trio che i White Stripes avrebbero invitato in studio per bere un numero consistente di birre e vedere cosa succede. Impossibile resistere a brani come Souls Cart e la sua ritmica incalzante, mentre il groove di Son Of The Lightining vi trascinerà verso questo piacevole inferno fatto di suoni viscosi. Dopo My Face Carved In A Stone, in cui lambiscono territori cari al “dirigibile”, e Moonshine niente sarà più lo stesso, neanche per quelli che hanno sempre una critica pronta per tutti.
Articolo del
17/12/2013 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
//www.youtube.com/embed/R_6fZa3qoS4
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|