White MosQuito Il Potere e La Sua Signora 2013 Riserva Sonora di Giancarlo De Chirico

Vengono da Genova, si fanno chiamare White MosQuito e questo è il loro secondo album. Il disco si intitola “Il Potere E La Sua Signora” ed è un condensato di Hard Rock fulminante che trova la sua ragione di vita nelle sonorità “heavy blues” dei primi anni Settanta. La band è attiva da diversi anni, ha partecipato ad Arezzo Wave, ha aperto il concerto di Eugenio Finardi e in particolare quello dei Deep Purple a Genova nel 2007.
Dopo alcuni avvicendamenti, a partire dal 2011 il gruppo risulta composto da Sergio Antonazzo, alla voce, da Matteo Magnani alla chitarra, da Simone Pani al basso elettrico e da Stefano Ruiu, alla batteria. Una “line up” che trova subito una buona chimica al punto da tornare in studio in tempi brevi per sfornare undici brani originali.
Le singole canzoni sono impregnate di influenze varie, ma riteniamo dominanti quelle di Led Zeppelin e di Ac/Dc, ma anche dei Litfiba. I White MosQuito cantano in italiano, usano un linguaggio semplice, estremamente diretto e di denuncia sociale, ma non rinunciano sul piano musicale ad un approccio che prevede anche il ricorso alla sperimentazione e agli effetti sonori.
Il disco è stato prodotto da Mattia Cominotto (Meganoidi) e registrato al Green Fog Studio di Genova. Vi segnaliamo l’intro decisamente psichedelica di Candido, le bordate hard rock di Solite Parole, il “groove” decisamente appetibile di Stato Confusionale ed il riff maniacale di Demone, il brano trainante dell’album, ispirato ad un racconto di Stefano Benni, intitolato Astaroth. Una menzione particolare merita di sicuro anche Forme, una “rock ballad” di pregio, che mette insieme liriche di spessore, passaggi armonici a carattere epico e chitarre sferzanti. Da ascoltare.
Articolo del  27/12/2013 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati