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Sarete d’accordo che non c’è un periodo o una data “giusta” per l’uscita di un album, ma mi piace pensare che un album che esce proprio alla fine dell’anno voglia essere in anticipo sui tempi e cavalcare da subito l’anno che entra. Ed è proprio questo che può fare il CD d’esordio di Claudia McDowell & Revox, dal titolo “Never Get Old”. Presentazione di spicco il 27 dicembre sul palco del CrossRoads, con uno spettacolo entusiasmante che ha visto in primo luogo una grande performance del quartetto sul palco, accompagnati anche da Andrea Amendola al violino su due brani. Performance impreziosita dalla presenza del coro “Quellincoro” guidati da Paola Canestrelli, che si sono esibiti a cappella in apertura e nel finale, e dalle coreografie di Rita Marozzi con le Saltandiars, Alessandra Bersiani che ha danzato in solo su un brano. Insieme a Claudia McDowell i Revox sono Roberto “Bob” Lattanzio alla chitarra, Massimo Tiberi al basso e Luca Mefalopulos alla batteria. La band, che preferisce la definizione di «quattro amici che convogliano le loro idee e il loro reciproco affetto nella musica» , lavora insieme da molti anni e con non pochi sacrifici è riuscita a dar vita a questo primo CD autoprodotto contenente puro rock, classico e passionale, con contaminazioni dark-new wave, ma anche blues, grazie alla versatilità dei musicisti ed alle grandiose potenzialità della cantante. Le tracce sono “solo” sei ma considerate le difficoltà che si incontrano per produrre ed incidere un disco di questi tempi, sono frutto di un lungo lavoro. Come dicevamo, le influenze sono diverse ma nessuna prevale e tutte insieme rendono il sound omogeneo e armonico. Nessuna sovrapposizione o eccesso di virtuosismi: ognuno offre il suo contributo in maniera pesata e dando spunti agli altri, e la complicità personale e professionale tra di loro si può percepire come caratteristica significativa di questo raggruppamento di musicisti. A costo di sembrare poco obiettiva, affermo senza timore di smentite che è difficile non apprezzare tutto il disco. Ognuno dei brani ha “un qualcosa” di attraente. Ma fra tutti mi sento di segnalarne in particolare qualcuno: il primo è Inside You, dove scopro un testo magnifico sull’incomprensione e l’incomunicabilità, e un arrangiamento armonioso, quasi struggente. Il secondo è The Storm Is Coming, passionale e violento, addolcito dall’espressione vocale di Claudia McDowell, ora rabbiosa, ora quasi sussurrante. Il terzo, e ammetto il mio preferito in assoluto (sarà forse per l’attacco che mi ricorda Siberia dei Diaframma?), è Fire, altro inno passionale (cosa rappresenta meglio la passione se non il fuoco?) tra il rock e la new wave, con quel suono di chitarra caldo e al tempo stesso graffiante, e una voce limpida e decisa. Il disco, completamente autoprodotto e registrato presso lo studio Sound Makers di Roma, è in vendita esclusivamente tramite la pagina Facebook della band " Claudia-McDowell-Revox " dove potete ordinarlo ed essere informati sui prossimi live ai quali consiglio vivamente di partecipare per saggiare di persona la caratura di Claudia McDowell & Revox.
Articolo del
24/01/2014 -
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