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Bujumannu è Simone Pireddu, nomi che non nascondono le origini sarde di questo raggae-man, cantante anche dei Train To Roots, e membro in passato anche di altre formazioni storiche dell'isole, che esordisce qui con il suo primo album solista, prodotto da tutti i finanziatori che hanno creduto ed investito nella causa nel sito www.musicraiser.com. Veniamo alla musica: scorre sangue reggae in tutti i brani, ma c'è una sorta di energia fresca e viva che gli fa cambiare sfumatura ad ogni pezzo: ci sono i più classici Fatti Trasportare, Woman, passando per i più tirati Non Sento Non Voglio Capire, My Land Is Burning, This Is a Dream, dove esplodono i fiati, i beat, e ci si può scatenare in pista, per arrivare all'energia, al tiro rock-hip/hop di Busciaka che riporta la mente ad illustri precursori, ascoltate per credere. Interessanti anche i testi, dove come buona tradizione trovano spazio inni alla natura, all'amore, ma con preoccupazione e critiche verso questo mondo che pensa solo al profitto, parole da un'isola che si sente lontana e dimenticata da questa Italia. Particolare è anche l'uso della lingua, si canta in italiano, in dialetto sardo e in inglese, un mix di culture, stili di vita, intersecazioni di linguaggi e sonorità che arrichiscono questo album e lo fanno essere una buona prova di debutto che sicuramente apprezzeranno gli amanti del genere reggae ma che potrà piacere anche ad un pubblico più ampio proprio per la sua varietà e la capacità di affiancare musiche stili e generi diversi.
Articolo del
28/01/2014 -
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