Sweet Jane & Claire Sticky Caramel Mind 2013 Karma Cospiracy Records di Stefano De Stefano

A sentire dal tipo di sonorità e soluzioni armoniche non si direbbe che gli Sweet Jane & Claire siano italiani, tantomeno provenienti dalla provincia di Benevento. Eppure questo disco di nove canzoni, registrato tra il New Noise Studio di Foglianise e il Karma Cospiracy di Vitulano, trasuda suggestioni psichedeliche e melodie oniriche spesso a cavallo tra l'indie rock più nervoso e momenti più delicatamente acustici.
Blessed Child Opera, Tame Impala, Junip, Sonic Youth, i primi Radiohead: queste alcune delle coordinate per inquadrare "Sticky Caramel Mind". Proprio la band di Tom Yorke ai tempi di "The Bends" sembra riecheggiare nelle note e nelle atmosfere di Lovely Surfer mentre Golden Spoon cammina addirittura sulla strada battuta da Richard Ashcroft ai tempi di "Bittersweet Symphony" sporcandola pero' con esplosioni al limite del noise.
L'opener Gabby mette subito le cose in chiaro con voce distorta, sintetizzatori e chitarre sporche e in effetti il tiro generale del disco è quello: indubbiamente rock alternativo e masticabile per chi flirta con riff e armonie facilmente assimilabili. Ma ci sono anche momenti per dilatare la mente come la delicata Grey Flower – uno dei momenti migliori dell'intero – e l'azzeccata Astrophel che chiude il cerchio dopo 39 minuti.
Gli Sweet Jane & Claire sembrano essere un giusto punto di equilibrio tra il lato malinconico dell'indie rock e una certa trasversalità tipica del genere alternative: il tutto confezionato con un gusto non banale per i suoni e le melodie, oltre che un tocco sapiente nel dosare i momenti di adagio e forte del disco. Da provare.
Articolo del  31/01/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati