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Necronache
Necronache Ep
2013
CD autoprodotto
di
Daniele Flamini
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Rosa(voce), Gigio (chiatarra elettrica), Davide (basso ) e Robi (batteria) sono i Necronache, vengono da Parma ed esordiscono nel mercato discografico con un Ep di potente alternative rock. Un progetto molto curato sia nella veste grafica del packaging, opera di Giacomo Savani (autore della graphic novel dal quale trae ispirazione il nome della band) che nella qualità del missaggio effettuato presso i Purple Studio di Parma e del mastering fatto ai Finnvox Studios in Finlandia. Cinque tracce ricche di contaminazioni che spaziano dal rabbioso grunge, attraversano gli abissi goth più introspettivi e malinconici, fino a toccare le derive stoner più oscure. Sonorità apparentemente dissimili tra loro ma in grado di generare, amalgamandosi, un vortice emotivo capace di trasmettere prorompente energia unita a disarmante fragilità ed inquietudine. Sensazioni ambivalenti ed una forte varietà di linguaggi musicali vanno a confluire in testi che toccano le tematiche più disparate della società attuale come sesso, amore, violenza, libertà accentuando quella percezione di dissonante orecchiabilità che persiste attraverso tutti i venti minuti dell’Ep. Dissonante orecchiabilità espressa nei riff di chitarra elettrica che entrano a gamba tesa su melodie vocali dolci e sensuali in Heart oppure nei tetri giri di basso distorto uniti ruvidi stacchi di batteria in The Red Hole. Autohypnosis smorza invece i ritmi presentandosi come struggente rock ballad dalle romantiche e decadenti armonie noisy, un mood che si propaga fino alle note di Hymn To The Rain la successiva traccia. Gelosia, unico brano ad essere scritto in italiano, ha un tiro sicuramente più spinto dei precedenti con un retrogusto fortemente garage. Pezzi nella totalità ben eseguiti e senza rilevanti sbavature se non in alcuni tratti dove le linee vocali risultano essere troppo morbide rispetto passaggi che richiedono magari più energia ed incisività da sprigionare, anche a scapito della pur sempre ammirevole prestazione tecnica. Si tratta comunque di piccoli dettagli rispetto ad un lavoro complessivamente ben strutturato, omogeneo e mai ridondante. Un esordio molto interessante quello dei Necronache con buoni margini di miglioramento e che lascia tranquillamente presagire la produzione di un futuro ottimo full-lenght.
Articolo del
17/02/2014 -
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