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E’ con grande piacere che riceviamo notizie dei Taste Revenge, dinamica e pungente thrash metal band torinese di cui già ci eravamo occupati qualche anno fa, ai tempi dell’urticante “Mother Fucking Earth”, nel 2009 per l’esattezza. Ed è con ancora maggior piacere che constatiamo che si tratta di buonissime notizie, in quanto la band fondata da Carlo Bellavia, Valerio Fumarola e Lorenzo Spinelli e capitanata da Marcello Prisco è in gran forma e ”Drowning Force” è davvero un ottimo lavoro. Molte cose sono successe in questi quattro anni: il bassista Daniele Cravero ha lasciato, sostituito da Luca Scicchitano, mentre è proseguita, inarrestabile, l’attività live del gruppo, che ha condiviso il palco con mostri sacri come Keep Of Kalessin, Death Angel e Kataklysm. I Taste Revenge parlano di un’evoluzione in senso corale del songwriting e in effetti l’impressione è che siano diventati più squadra e abbiano incorporato diversi elementi nuovi nel loro sound, pur senza perdere quella vena di intelligente ironia che tanto avevamo amato in “Mother Fucking Earth”. La loro miscela di thrash, heavy e speed metal, che riusciva a fondere la rabbia dei Pantera con il sarcasmo degli Anthrax, si è trasformata in un sound maturo, robusto, corroborato da un riffing sempre vario e interessante e dalle ottime soluzioni ritmiche di Bellavia e Scicchitano. La matrice hardcore è sempre viva e potente in Godslayer, mentre la title track è un midtempo heavy e minaccioso che certifica il livello raggiunto dalla band. Bella e aggressiva la voce, che questa volta narra storie assai diverse tra di loro: rispetto all’album precedente, hanno mantenuto l’interesse per l’attualità e la critica ad un mondo spietatamente superficiale (Nailed To Reality), ma le modalità spaziano dal contesto quasi apocalittico di Godslayer e Dawn Of Reckoning, ai toni più sofferti e sentiti di Victims Of Silence o Scab. Non mancano episodi più specificamente narrativi, come Ask Me To Die e Becoming The Legend, ispirati sia all’immaginario horror sia a reali fatti di cronaca (che, com’è noto, non di rado emulano e superano la più efferata delle fiction splatter), e c’è anche Try, che sicuramente è quanto di più vicino a una canzone d’amore una band come i Taste Revenge possa scrivere … con risultati sorprendenti. Aspettatevi di tutto, fuorché la solita melassa. Per Ask Me To Die è in circolazione anche un bel video: il primo ufficiale per i Taste Revenge, dall’estetica minimalista, giocato sui contrasti chiaroscurali e su una generale atmosfera di angoscia e soffocamento.
TRACKLIST: 1 Godslayer 2 Try 3 Ask Me To Die 4 Becoming The Legend 5 Scab 6 Dawn Of Reckoning 7 Nailed To Reality 8 Victims Of Silence 9 Drowning Force
Articolo del
11/03/2014 -
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