Charme Modern Times 2013 CD autoprodotto di Chiara Catanese

”Modern Times” è il secondo album degli Charme. La band siciliana – Ippolito Nicolini voce, Pepe Cannia, Alessandro La Cognata, Peppe Burrafato - si propone di raccontare i tempi moderni e il risultato sono brani che catturano e fanno venire voglia di riascoltarli e restare sintonizzati sul lavoro della band. Prima di “Modern Times”, il gruppo ha avuto successo a livello nazionale con demo ed il primo EP, con puntate anche a Londra. Riconoscimenti meritati perchè “Modern Times” spazia dal rock al gusto elettrico e dark wave e indie raccontando solarità e ombra.
Nota di merito al cantato di Ippolito Nicolini e alla sua pronuncia inglese, qualità che non tutte le band nostrane possono vantare. Come And Get Alive cattura con la sua eleganza elettrica e un basso felpato. Ancora atmosfere sofisticate con la title track Modern Times, primo singolo accompagnato da un bel video con una fotografia davvero degna di nota. Where The Love's Gone è radiofonica e di classe, di una composta ma pregnante amarezza e insieme una certa luminosità, solarità addirittura. Qualcosa ricorda vagamente gli Spandau Ballett, il che intende essere un complimento. Uno dei punti forti dell'album, uno dei pezzi che più restano impressi nell'ascoltatore.
Si cambia registro con il rock in libertà di Freedom Sound, caratterizzato ancora dal basso. Ascoltiamo e la gradevole impressione che ne ricaviamo è quella di essere on the road in una giornata soleggiata. Storm of Change dal gusto marcatamente indie è felpata e dal carattere deciso nello stesso tempo. Enigmatico titolo per il brano che cala il sipario sull'anima dark della band: Cassandra (Brainstorm); brano più elettrico, in cui il cantato vira alla dark wave. Una cavalcata elettrica in un brainstorm dai suoni levigati, forse da rendere un po' sporchi. Bring My Love Home è un'altra ballata tenue, sinuosa e leggera. Cobra Witch è un grande pezzo equilibrato giocato su atmosfere dark, che proseguono con Voivod. E siamo alla dark wave, in un suggestivo e ipnotico gioco di suoni che strizzano l'occhio ai Bauhaus. Let The Drama Begin è scanzonata e dal ritmo rockettaro, per poi cambiarlo in modo inaspettato con una virata che sorprende. Chiude Babilon con il suo sapore ambient di frinire di grilli. Promossi: brani in equilibrio tra tecnica e comunicativa, senza sembrare esercizi di stile, ma al contrario narrazioni di emozioni. Accorciare alcuni sarebbe una mossa ancor più vincente. Una volta ascoltato Modern Times, il desiderio è quello che la band si dia alla massima esplorazione, nel prossimo album, della sua anima dark.
Articolo del  24/05/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati