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Da un lato gli animali, l'istinto, l'esotismo, dall'altra lo spazio, l'ignoto. ”Space Animals” è il punto di contatto tra queste due dimensioni, la linea che unisce l'ancestrale all'etereo. Dopo l'esordio solista con un Ep omonimo e l'ottimo esordio con “This Is Water” (2011), Kyle (Michele Alessi) rilascia il suo ultimo disco e alza il tiro puntando ad un lavoro di gruppo più incisivo che in passato. Il progetto si è infatti completato grazie all'apporto di Aldo D'Orrico (Miss Fraulein), Yandro Estrada, Ignazio Nisticò (entrambi Camera 237) e Federico Mari. L'alchimia del gruppo si è affinata durante il tour di supporto a “This Is Water” e il risultato è un disco compatto e variegato allo stesso tempo e un live intenso per tutta la sua durata. La peculiarità di Kyle è quella di sorprendere e non è un caso che la matrice cantautoriale degli inizi sia stata stravolta da suoni eterogenei e imprevedibili. Tra le sonorità di “Space Animals” si riescono quasi a distinguere delle pennellate di Vampire Weekend: piccoli germi che non esplodono mai. La psichedelia beatlesiana, poi, è il tappeto sul quale chitarre, mandolini e percussioni si muovono senza alcuna difficoltà, supportati dal lavoro certosino del contrabbasso e dalle incursioni di sonorità Farfisa. La voce di Michele (già Captain Quentin, Maisie e Distape) è allo stesso tempo al centro dei brani ma sembra provenire da echi lontani grazie ad un lavoro di effettistica funzionale e mai troppo pesante. Così i dieci brani del disco scorrono piacevolmente piegandosi, di volta in volta, su momenti più pop e spingendosi fino a dissonanze e ritmi tribali. “Animals”, brano d'apertura, è il primo singolo scelto dai ragazzi, il suo video è stato diretto da Giacomo Triglia nello splendido Parco di Vadue a Carolei. E' una cavalcata ritmica che nei ritornelli diventa quasi euforica grazie ad un crescendo che nei live diventa ancora più esplosivo. L'intro di Before the Sun Freezes è una delle cose più belle di tutto il disco, che anche nei momenti più intimi e soft riesce a mantenere la propria bellezza. Space Country e Warnings sono due ottimi esempi. Right Wave è un altro brano che strizza l'occhio alle sonorità british, a ritornelli orecchiabili ma non banali, con un finale bizzarro e sospeso. “Space Animals” è un disco di qualità, curato ed estroso, elegante e caleidoscopico. I suoi testi lasciano sempre una piacevole sensazione di indefinito, sfiorano i mind-game e contribuiscono al flusso di sensazioni che la tracklist regala. Il nuovo disco di Kyle è un piccolo tentativo, ben riuscito, di colmare le distanze, di dare forma al tempo, di affrontare i propri dubbi esistenziali con una buona dose di ironia. Chissà cosa si prova a ridere nello spazio.
Articolo del
31/05/2014 -
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