Voodoo Sound Club Mamy Wata 2013 Semai/Brutture Moderne di Manuela Santacatterina

Nato come progetto parallelo di Guglielmo Pagnozzi (sassofonista con all'attivo collaborazioni che spaziano da Roy Paci ai Sangue Misto), Voodoo Sound Club, è un'esplosione di suoni afro, funky, jazz e psichedelici. Realizzato con l'ausilio della Banda Comunale della Città di Russi, ”Mamy Wata”, contiene al suo interno sia brani originali, canzoni d'impegno sociale, sia reinterpretazioni di artisti celebri come il padre dell'afrobeat, Fela Kuti, e Jimi Hendrix.
Ascoltando “Mamy Wata” la mente e il corpo si abbandonano al ritmo coinvolgente che accompagna le varie composizioni. Il sassofono di Pagnozzi ha ovviamente un ruolo centrale e fin dal primo brano ci guida, affiancato da percussioni e chitarre. L'album ha un respiro internazionale che rimanda a paesi lontani. Il desiderio che lo accompagna è uno e costante, la voglia di godere di un'esibizione live per assaporare appieno l'energia e l'intensità sprigionata dai vari pezzi.
Il disco si apre con l'omonima Mamy Wata che subito ci catapulta in un'atmosfera vivace e colorata grazie al sax funky, le percussioni e la chitarra elettrica che ricorda il suono di un mandolino. Couper Decaler, con il testo in francese scritto da Reda Zine, è un inno alla libertà dai ritmi afro mentre Strange Fruit, brano di Lewis Allan reso celebre dall'esecuzione di Billie Holiday, qui tradotto in arabo, è intriso di sonorità nord africane.
In Erzulie il sax torna protagonista e insieme al lui le sonorità funky che in Obatala sono distorte da un'atmosfera psichedelica mentre con Ya Soudani e il suo blues del deserto i Voodoo Sound Club si congedano tra la languidezza del sax e i ritmi berberi. “Mamy Wata” è un album di vera world music, eseguito alla perfezione da musicisti talentuosi capaci di bilanciare la tecnica con l'istinto.
Articolo del  30/10/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati