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Plastic Man
Don’t Look At The Moon
2015
Black Candy Records/Audioglobe
di
Anna Maria Parente
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Se quello che vi serve è un disco fresco, vitale con una vena vintage, ”Don’t Look at the Moon”, il nuovo album dei Plastic Man in uscita a febbraio, è proprio quello che fa per voi. La nascita di questa frizzante band fiorentina risale al 2012, quando una ragazza (Diletta, la bassista) e due ragazzi (Raffaele e Fabio) decidono di unire le proprie forze per comporre canzoni. Il risultato di questo lavoro si vede dopo un anno, esattamente nel novembre del 2013 quando, con l’etichetta Misty Lane, i tre pubblicano il loro primo EP. Arrivano poi le esibizioni live nella loro città, in giro per la nostra penisola e anche in Francia, a Parigi per essere esatti. Giunge poi anche l’album d’esordio. ”Don’t Look at the Moon” non è semplicemente il primo disco di una garage band, è lo sforzo di tre artisti che con la musica hanno a che fare da tempo, la padroneggiano e la amano in molteplici forme. Ci sono pezzi più vivaci come North Polar Land, Rolling Machine e Tom’s Tree, ma anche momenti meno cyber-psichedelici come Blue and Black Dream e Paroxetine. I Plastic Man hanno scritto un album con dodici tracce molto coerenti e composte che non scadono mai nel banale e nel ripetitivo, esplorano varie influenze, ma esprimono il desiderio di rendersi indipendenti e autentiche.
Articolo del
12/02/2015 -
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