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1st Class Passenger
Weapons Of Mass Distractions Ep
2014
Animal Farm
di
Gianluca Grasselli
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I 1st Class Passenger sono una band di Bergamo attiva da circa tre anni con alle spalle un primo EP “$oul”, del 2012, promosso con un intenso tour sul territorio italiano e inglese. Il nuovo lavoro di Lucian Beierling (voce), Federico Fezzo Guarienti (chitarra), Stefano Armati (basso) e Luca Mazzola (batteria) si intitola: “Weapons Of Mass Distractions” ed è uscito lo scorso anno con l’etichetta inglese Animal Farm e anticipato dal videoclip del singolo "The Great Western Railway". Questo secondo EP, composto da cinque brani, è un ottimo insieme di suoni rock a volte hard a volte più funky, ritmiche sostenute e groove corposi. I quattro di Bergamo aprono le danze con The Great Western Railway, primo singolo estratto dell’EP, animato da un riff di chitarra acido e distorto incastrato in una batteria secca e ritmata; il ritornello graffiante, nonostante il pericoloso utilizzo del “tu-turutu” cantato che può far storcere il naso con facilità, riesce bene: incalzante e sufficientemente orecchiabile da accompagnarti per una giornata intera. Groundhog Day è un brano dove le chitarre si fanno meno indie rock per mutare in californiani arpeggi e ritmiche funk rock che richiamano lontanamente i Red Hot Chili Peppers. Anche in questo caso, l’originalità incontra la melodia creando il piacevole effetto di essere all’ascolto di qualcosa di nuovo eppure già interiorizzato. Uno dei brani più riusciti dell’EP, per struttura e maturità compositiva, è Unknown Quantity. Una canzone mutevole dal primo all’ultimo minuto tanto da sfociare in una finale elettrico dove su uno psichedelico intreccio di chitarre distorte si staglia un’ottima linea vocale lavorata da un buon utilizzo degli effetti. Diciamocelo: “Weapons Of Mass Distractions” è un EP davvero ben fatto, sono venti minuti che suonano bene; dietro c’è una grande preparazione e una notevole propensione per raggiungere i propri obbiettivi. Il punto di forza è proprio questa preziosa consapevolezza di saper sfruttare al meglio le capacità musicale del gruppo, del capire come muoversi nel migliore dei modi possibili entro il proprio terreno. Nonostante questo, forse, quello che manca è proprio la voglia di muoversi un po’ “sopra le righe” per poter strutturare un’identità unica e riconoscibile. Sicuramente, gli elementi per lavorare a un primo LP ci sono, bisogna aspettare solo il momento adatto e la forza per lanciarsi.
Articolo del
28/05/2015 -
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