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Daimon
Misplaced
2015
EnZoneRecords
di
Claudio Prandin
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Il filosofo spagnolo Baltasar Graciàn sostenne che:
«le passioni sono come buchi attraverso i quali chiunque può vedere e conoscere l’animo di un uomo».
La passione per il grunge ha spinto i Daimon a scandagliare l’anima di artisti come Kurt Cobain e Thurstone Moore per riproporne la filosofia e le sonorità; basterebbe questo incipit a far comprendere che ”Misplaced” è infarcito di secchi riff di chitarra, partiture di basso asciutte e pulsanti e di un cantato che ricorda il Seattle sound degli anni ’90. Il tutto suonato senza l’uso di riverberi artificiali proprio per rendere più vivida l’immediatezza propria del grunge. Il singolo Bind ricorda i brani dei Sonic Youth mentre Immigrant Ian sembra uscita direttamente dalle session di Bleach. Alcune ballate (Clay, Paper man e Poison Belly che copia in modo eclatante The Unforgiven dei Metallica) ammorbidiscono l’impatto Rock che caratterizza le altre tracce. Nonostante evidenti segni di citazionismo, ad un amante del genere come me il disco è piaciuto; l’assenza di originalità costituisce un lieve e perdonabile difetto considerando soprattutto la giovane età della band ma siamo di fronte ad un esercizio stilistico valido per irrobustire le ossa in attesa di una seconda prova che dovrà però risultare più sorgiva e più matura.
Articolo del
28/12/2015 -
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