Before We Die Beginning Is The Best Beginning 2015 Doremillaro Recs di Claudio Prandin

Onestamente ritengo che Homer Simpson sia uno dei più acuti pensatori del nostro tempo; seppur rivestito di adiposa incapacità ci ha regalato massime filosofiche intense e profonde; quella che ricordo con maggiore affetto è quella che ha dispensato al figlio sconsolato dopo una brutta figura: con la sua bonaria rassegnazione lo ha avvertito che provare è il primo passo verso il fallimento e che l’unica attività degna di essere praticata è quella di stare sul divano a guardare la televisione.
Pensare alla creatura di Matt Groening risulta naturale ascoltando un disco che si intitola “Beginning Is The Best Failure”. Di comico però in queste sei tracce c’è davvero poco, anzi presentano la gravità e l’oscurità della new-wave britannica che ha avuto nei Cure i suoi massimi rappresentanti. Essendo il primo EP della band catanese il titolo è al tempo stesso ironico e scaramantico perché nominando il fallimento lo rende plausibile ma tende anche ad esorcizzarlo e a renderlo innocuo.
Le prime due canzoni puntano fortemente sulla melodia; soprattutto il bellissimo ritornello di Big Glasses è di quelli che si ricordano a lungo. Il terzo e quarto brano sono più intimi e crepuscolari con una voce sommessa e chitarre eteree; la batteria ipersatura e nervosa le differenzia dalle altre e quindi ne delinea i contorni. Le ultime due tracce intitolate Epic sono due versioni differenti della stessa composizione strumentale, la prima più melodica, la seconda più ritmata.
Mi tocca contraddire il mio vate sostenendo che “iniziare” non è per forza un fallimento; a volte (come in questo caso) conduce ad un lavoro ben confezionato e ispirato che, seppur mancante di originalità, rappresenta un buon punto di partenza.
Articolo del  06/04/2016 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati