Luca di Maio Letiana 2016 Prodotto da Marco Parente di Claudio Prandin

La voce impastata di Luca di Maio, sospinta dalla gola, ricorda un sussurrante Luca Carboni leggermente fuori tono; tutto il disco onestamente sembra fuori tono con melodie vocali che ricordano le canzoni italiane degli anni ’70 (Lucio Battisti e Paolo Conte per intenderci) ma senza le rispettive profondità e personalità.
Nemmeno gli arrangiamenti regalano emozioni in quanto confinano gli strumenti in meri accompagnamenti ritmici senza permettere al piano e alle chitarre di esprimersi in musiche o melodie.
Un disco che si fa fatica a comprendere se non come una rivisitazione del passato che giunge però fuori tempo massimo.
Articolo del  26/04/2016 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati