Suoni pregni di solitudine coadiuvati da proiezioni di filmati porno vintage di fine anni Sessanta. A immaginare questa particolare performance audiovisiva sono i Lei, (No) innocence, duo operativo nel bolognese che corrisponde ai nomi di Gabriele Chinè Milieri e Giuseppe Cassano. Innocence invece è il loro album di debutto, pubblicato il 7 dicembre per A Buzz Supreme (Audioglobe).
Dark ambient ed elettronica monopolizzano un disco per lo più di natura strumentale, con una voce per gran parte assente, che diventa sussurro, respiro e incomprensibile parlato quando invece presenzia in tracce come “Windblown” e “Prayer”. Questa (perduta) innocenza riecheggia indistintamente nei dieci brani di Innocence, tramutata poi in sensazioni ostili quali violenza, angoscia e solitudine.
Non manca qualche timida melodia in “Leaves Her”, e “Almost” dove c’è anche spazio per registrazioni sul campo come voci di bambini intenti a giocare, prima di eclissarsi e lasciare spazio all’ansiogena “Speak low”. La modernità di suoni elettronici si contrappone ad atmosfere più cupe, in un processo che vede lo smantellamento prima, e il riassemblamento poi, dei singoli strumenti e tonalità.
Se dovessimo soffermarci sull’aspetto prettamente musicale, l’album di debutto dei Lei, (No) innocence è un’interessante lavoro di destrutturazione, che riesce nell’intento prefissato di stuzzicare l’apparato uditivo intento a decodificare i suoni che lo compongono o comprendere. Ma Innocence va oltre la sfera sperimentale in quanto è un progetto ben definito, fatto di immagini, filmati e suoni, che non subisce deviazioni ma va dritto per la sua strada.
Nella dimensione live del duo saranno proposti anche filmati porno vintage, montati e digitalizzati da loro stessi a partire dal formato super 8, a supporto dei brani del disco. Questo strano accoppiamento crea un mood strano, sporco, che disturba da un verso ma mette un’inspiegabile curiosità dall’altro. A molti potrà sembrare provocativo od oltremodo volgare nella sua pornografia esplicita (le esibizioni live saranno vietate ai minori di diciotto anni), ma un lavoro così ricercato e di nicchia denota una buona capacità da parte dei Lei, (No) innocence di montaggio artistico, tanto nei suoni che nei filmati
Articolo del
18/12/2018 -
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