Da Udine l’elettro pop di Claudio Melchior, con il suo primo album “Ho molti follower”, uscito il 12 aprile 2019 per @New Model Label, che strizza l’occhio agli anni 80 quasi sbeffeggiandoli.
Claudio Melchior ha lavorato come speaker in radio alla fine degli anni 80, ha recitato in teatro per tutti i 90, è finito a Milano a fare il creativo pubblicitario, finendo poi per dedicarsi all’insegnamento come professore universitario di comunicazione.
Dopo aver prodotto pezzi, cover e remix si presenta ora alla grande folla con il suo primo album: Ho molti follower, che è un album ironico e cantautorale, completamente arrangiato e suonato da synth analogici, il tutto ritmato dalle batterie realissime di Matteo Danese aka I Cane.
Ho molti follower parla della vita, del tempo che passa, dell’amore, del bisogno di apparire, dei dubbi e delle falsità che ci circondano. La prima traccia che dà il titolo all’album, è una dance elettronica divertente, con testi salaci e irriverenti che parlano di un colpo di fulmine. Il secondo brano parla della confusione della vita e di come il mare possa essere un posto per sfuggire al caos.
I restanti pezzi parlano appunto del disordine della vita moderna, di come cercare e trovare luoghi per distrarsi, delle persone come sono fatte dentro, della sacralità della vita, dell’accozzaglia di malumori, invidie, malcostume e movida notturna, di fervori, di distensioni, di incipit letterari, di brevi ma intense relazioni, eccetera eccetera eccetera
È un disco vero, vivo, fremente di verità, fremente di realtà, che custodisce in se stesso l’autenticità e il malessere della vita odierna, alla ricerca di qualcosa di più
Articolo del
22/06/2019 -
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