Conse Si farà giorno 2019 Indiependent Conse Label di Angelo Bianco

Quarant’anni in due, Giacomo Clementi Chiavari (voce e drum machine) e Jacopo Dominici (synth e tastiere) sono il duo che si cela dietro il nome Conse"Si farà giorno”. Dalla cameretta ai primi apprezzamenti su Spotify il passo non è breve, nemmeno facile a dire la verità, eppure il giovane duo è riuscito a togliersi un po’ di soddisfazioni in questi mesi.

Questa voglia di fare si riflette in tutte le cinque tracce dove c’è la leggerezza tipica dei ventenni e il brano “Nuvole di nylon” racchiude la spensieratezza dei primi amori giovanili raccontata attraverso sonorità allegre ed energiche. Sull’onda dell’entusiasmo la title track “Si farà giorno” è invece uno spaccato estivo che punta con forza su un ritornello semplice ma efficace, e su questo aspetto i due ragazzi hanno puntato molto.

Per (nostra) fortuna i Conse non hanno ceduto all’anarchia musicale della trap ma hanno virato su uno stile che fonde hip hop e pop di matrice italica che si lascia ascoltare con piacere, tra testi che ammiccano talvolta alle metriche rap con qualche timido flow. C'è da considerare che quattro brani su cinque sono stati realizzati con un portatile e una scheda audio, il che denota una certa versatilità ma allo stesso tempo lascia trasparire un tappeto sonoro chiaramente migliorabile.

“Calamita tempesta” gioca a mettere e togliere l’accento su una parola che “attrae” o può essere sinonimo di catastrofe, mentre in chiusura “Una canzone che ti faccia tremare i polsi” è quello che ci aspettiamo dai Conse in futuro, ovvero un brano curato nella forma e nella sostanza, qui proposto con il giusto mix di rabbia e amore.

Esordio incoraggiante quello dei Conse che con “Si farà giorno“ mettono piede in un mondo, quella della musica, regolato da meccaniche strane e spesso indecifrabili. Apprezzabile la voglia di trasformare in musica quella leggerezza giovanile che li contraddistingue, senza scendere a compromessi con citazioni travestite da marchette pubblicitarie, non del tutto scontato visto il trend attuale che impazza nell’Italia musicale. Un po’ più di sostanza e varietà nei testi invece avrebbe messo ancora più in risalto la veste sonora, ma d’altronde vista l'età dei due componenti del gruppo di non gli si può dunque chiedere di spingersi fino a elucubrazioni mentali o di filosofeggiare sul senso della vita. La base di partenza per un buon primo disco sembra comunque esserci e questo EP autoprodotto ha del potenziale, nonostante qualche passaggio un po’ acerbo. L’età è comunque dalla parte di Jacopo e Giacomo, di tempo per crescere anche musicalmente ce n’è, l’importante è non bruciare le tappe
Articolo del  20/09/2019 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati