Nuovo album per i Jazzincase, progetto musicale formatosi nel 2016 che risulta composto da Kiki Orsi, alla voce, da Luca Tomassoni, al basso e al contrabbasso e da ClaudioTrinoli, alla batteria.
Il disco si intitola The Second ed è effettivamente il secondo lavoro della band, un progetto davvero ben fatto e godibile che prevede cinque brani inediti (tre cantati in inglese e due in francese) e ben sei cover, prese in prestito anche dal mondo del rock, ma arrangiate in chiave jazz con gusto e personalità. Da un punto di vista strettamente musicale i Jazzincase sono interni alla corrente smooth jazz, un genere che assimila e mette insieme elementi di musica pop, lounge, swing, bossanova, drum’n’bass e rhythm & blues.
Una fusione ad alto potenziale che trova riscontro anche nelle liriche dei brani, che hanno come tema centrale la bellezza, cantata però in modi e con contenuti diversi: la gioia di un amore che riesce a cambiare una persona su “The Game”, l’attenzione amorosa di chi non carica troppo il partner delle proprie preoccupazioni e rispetta così la sua vita su “Cover Me”, su “Beautiful Like Me (a paper doll), il primo singolo tratto dall’album, Kiki Orsi canta invece il rischio di inseguire una bellezza fittizia, che non parte dall’accettazione di sé e che genera soltanto solitudine; la forza interiore tipica delle donne che riescono sempre a ricominciare daccapo, a farsi sorprendere, anche quando tutto sembra perduto, è il tema di “C’est un chat!”, mentre il fascino ingannevole della droga, facile rifugio o via di fuga, è il contenuto della sofisticata “Missis Hyde”, eseguita in francese.
Fra le cover vi segnaliamo l’immortale “Cocaine” di J.J. Cale, la rimodulazione in chiave jazz di “Every Breath You Take” dei Police di Sting, “Sweet Dreams” degli Eurythmics, “ Slave to The Rhythm” di Grace Jones, “Mr. Gorgeous (and Miss Curvaceous)” degli Smoke City, e"Sing It Back" dei Moloko.
Hanno collaborato alla riuscita dell’album grandi musicisti e amici della band, nomi decisamente importanti come Toti Panzanelli, alla chitarra, Alessandro Deledda, Emanuele Giunti, Peter De Girolamo, che si sono alteranti al piano e alle tastiere, Eric Daniel, Giovanni Sannipoli e Massimo Guerra, ai fiati, e infine Luca Scorziello, alle percussioni . Album molto raffinato e di sicura presa, da ascoltare in completo relax
Articolo del
11/12/2019 -
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