Statale 66 Rock-A-My-Head di Giancarlo De Chirico

Un ottimo disco rock che ha l’ambizione di rigenerare sonorità ed atmosfere musicali tipiche della fine degli anni Sessanta o dei primi Settanta. Un tributo a quegli anni, gloriosi e fertili, un album che si impone all’ascolto grazie alla sua immediatezza e a brani molto diretti e ben suonati, sempre all’altezza della situazione.

Loro si fanno chiamare Statale 66, vengono da Roma e sono diventati famosi grazie alla loro partecipazione al noto programma Stracult su Rai 2. Il gruppo è composto da Alessandro Meozzi, chitarra elettrica e voce, da sua sorella Giulia Meozzi, alla batteria e alla voce, e da Mary Di Tommaso, alla chitarra acustica e alle percussioni.

Il disco si intitola “Rock-A-My-Head” ed è il seguito di “Rock Trip Vol.1”, un album del 2017. Il nuovo lavoro della band è infarcito di boogie woogie e di rock and roll, con le chitarre che si danno un gran da fare e sparano forte in tutte le direzioni e danno vita a brani killer come “ Don’t Worry If You Are Too Young”, “Rock A My Head” e “I’m Changing”.

Non mancano però gustose ballate elettriche come “The Best Things You Can Feel” e “The Beautiful’s Gone”, che vanno ad impreziosire sul piano melodico un album già ricco di spunti molto interessanti. Difficile decifrare le influenze musicali della band, che sono numerose e varie: si va dai Beatles ai Rolling Stones, passando per i Beach Boys e Phil Spector, dal blues di Chicago alle colonne sonore dei film degli anni Settanta, dal garage rock di fine anni Sessanta ai Velvet Underground.

Un album molto gradevole e ben fatto che forse non è molto originale, ma possiede il grande merito di conferire nuova vitalità ad un suono che non può essere dimenticato o sepolto dalle nefandezze di tanta musica odierna. Tanta nostalgia, è vero, ma anche molta buona musica e un talento compositivo non trascurabile

Articolo del  18/12/2019 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati