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Travellin' South
We Play F*ckin Dirty Blues
2019
Filibusta Records
di
Giancarlo De Chirico
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Il nome della band viene da un noto brano di Joe Bonamassa, appena metti su il disco ti sembra di ascoltare gli ZZ Top, insomma la band romana composta da Francesco “Franky” Dorian, alla chitarra elettrica e alla voce, da Martino “El Nacho” Carletti, al basso, e da Andrew "Spring" De Carolis, alla batteria, possiede gli ingredienti giusti per fare subito presa fra il popolo del blues, quello vero, di origine controllata.
Chitarre lancinanti, una base ritmica mozzafiato e una sezione vocale aggressiva e potente costituiscono il marchio di fabbrica di questo “power trio” che ci presenta “We Play f*ckin’ Dirty Blues”, il loro album d’esordio. Un disco che pesca a piene mani negli anni Settanta, che rispolvera le radici blues-rock di quel periodo, ci aggiunge qualche citazione di rock sudista e una buona dose di “metal”.
Una formula comunque vincente, che non mancherà di dare soddisfazione alla band e ai suoi seguaci. Vi segnaliamo l’ascolto di “One on One”, “Road” e “Devil Slave”, ma il brano che più mi ha convinto è decisamente “Black Silence”, una ballata calda e avvolgente, dal sapore epico, dotata di un “crescendo” pazzesco in cui le chitarre spadroneggiano e azzerano qualsiasi dubbio. Un blues sporco ed essenziale, che se da una parte dimentica il folk primordiale, dall’altra lo sostituisce con una rabbia ed un vigore che di certo vi rimette al mondo. Da ascoltare, ma ad alto volume, mi raccomando!
Articolo del
08/03/2020 -
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