Album raffinato ed intelligente, che ci rivela il talento di Josefin Runsteen, compositrice, violinista, percussionista ed interprete svedese di formazione classica ma che ha saputo guardare oltre e proseguire la sua ricerca in campo musicale.
Il disco mette insieme musica d’ambiente, minimalismo e un forte substrato di elettronica ed è la colonna sonora originale di “Hana - Three Bodies”, uno spettacolo di danza Butoh, concepito dal coreografo e ballerino Frauke. “Hana” in giapponese vuol dire “Fiore” e l’idea è quella di offrire un tributo in musica alla intelligenza innata della Natura. “Butoh” invece è una forma di danza moderna e minimale nata in Giappone. Il tema portante di “Hana” intende raffigurare, sia nel balletto che nelle ambientazioni sonore, cinque elementi portanti come l’Aria, il Fuoco, la Terra, l’Acqua e il Vuoto.
Il disco è incredibilmente affascinante: l’assenza di una forma melodica predefinita lo rende talvolta drammatico e inquietante, mentre il suono incessante delle percussioni permette alla danza di svilupparsi nel modo migliore. Il concetto di una Natura che si riproduce, che sa essere fluida , che si espande e al tempo stesso custodisce i suoi segreti, viene reso perfettamente dalle soluzioni musicali proposte dalla Runsteen. L’album è stato registrato in parte nello studio personale di Josefin a Stoccolma, in parte a Parigi , in parte in un castello del Nord Italia. La Runsteen si alterna al violino, alla viola, al mandolino, all’arpa, alla chitarra, al pianoforte, al sintetizzatore, alle percussioni e alla voce.
L’opera è stata poi completata dall’intervento del “sound designer” Anton Sundell che ha dato una forma coerente alle cinque composizioni presenti sul disco e intitolate “Secret Garden”, “Coldburn”, “Bloom” , “Sakura” e “Banyan”, alla quale è ispirato il bellissimo video clip che accompagna l’uscita dell’album. Da ascoltare, con attenzione ai minimi dettagli e a tutte le sfumature.
Articolo del
08/10/2021 -
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