Nuovo disco per la cantautrice romana Mari Conti, autrice ed interprete di talento sul versante di un elettro-pop moderno ed intrigante.
L’album si intitola “Invisible Things” ed è stato scritto insieme a Osmond Wright (Mozez), ex front-man degli Zero 7, band pioniera del “trip-hop”, insieme al Bristol Sound dei Portishead e dei Massive Attack. La musica di Mari Conti , a dire il vero, risente molto dell’influenza dei francesi Air e dell’inglese Alison Goldfrapp , mentre , sul piano vocale, è ispirata dal canto del compianto Jeff Buckley. Mari si trova perfettamente a suo agio alle prese con un’elettronica “soft” che lascia spazio sufficiente alle sue doti vocali e le permette, al tempo stesso, di dare libero sfogo alla sua anima melodica, che si rivela talvolta anche un po' malinconica.
“Invisible Things” si compone di undici brani assolutamente ben suonati e godibili, fra i quali vi segnaliamo una bella versione di “Amarsi Un Po'”, una “cover” del noto brano di Lucio Battisti. Atmosfere ipnotiche e surreali accompagnano sonorità molto attuali e moderne, decisamente adatte a descrivere quelle “Invisible things” che incontriamo ogni giorno lungo il nostro percorso esistenziale. Piccoli miracoli, invisibili, immateriali, ma estremamente necessari che si chiamano Aria, Anima, Amore e Musica. C’è tutto questa nella voglia di tornare a fare musica di Mari Conti su canzoni come la fantastica “Hanging On A Kiss”, che è anche il primo singolo tratto dall’album, su “Live Now “, “New Dawn”, “Chances” e su “Shine On Me”.
Il disco è stato arrangiato da Osmond Wright e vede la partecipazione di musicisti di provato talento che rispondono ai nomi di Paolo Palazzoli, alla chitarra elettrica, Roberto Cosimi , alle tastiere e agli archi, Enzo Bellomo, agli archi, Chris Dawkins, alla chitarra ritmica, Hamlet Luton e Mario Guarini, al basso, Marissa Muhammed, ai cori su “About Love” e di Errol Rollins e Grant Kershaw, alla batteria. Da ascoltare con l’attenzione che merita.
Articolo del
29/11/2021 -
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