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Bank Myna
Volaverunt
2022
Araki Records / A la Dérive Records / Cold Dark Matter Records
di
Giancarlo De Chirico
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Album di esordio per i Bank Myna, gruppo francese che vive e lavora a Parigi, e che sembra trovarsi a suo agio con l’elettronica minimale e sonorità “dark”, molto ovattate e temibili.
Sono diverse le anime musicali che hanno dato vita a questo progetto e vanno dal post rock alla musica sperimentale. Cinque composizioni in tutto, fra le quali la lunghissima e tenebrosa “The Open Door” e “Aurora”, il primo singolo tratto dall’album, sostenuta da una voce femminile dai contorni mistici che si combina a perfezione con i paesaggi sonori disegnati dalla band. Sonorità cadenzate e profonde che regalano all’album una struttura solida di riferimento all’interno della quale prendono forma dei “feed-back” chitarristici di natura diversa. Una musicalità interna che si sviluppa con forza che simboleggia il passaggio verso la luce, o almeno, quello che sembra essere il tentativo di raggiungerla.
La band francese si ispira ai suoni sperimentali, alle atmosfere ricercate, e talvolta volutamente “heavy”, di gruppi come Swans e Godspeed You! Black Emperor. Un album complesso ma affascinante, un disco che potremmo definire di musica d’ambiente ma niente affatto rilassante. Un lavoro inquieto, dominato da tonalità oscure e da chitarre distorte, un sogno ad occhi aperti che talvolta si trasforma in un incubo. Un album carico di “groove” e che risulta perfetto nel descrivere lo stato di caos in cui versa il mondo in cui viviamo. Da ascoltare con estrema attenzione.
Articolo del
27/02/2022 -
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