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Sara Franceschini
Musiche del ritorno
2022
Wow Records - Ird distribuzione
di
Marco Sonaglia
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Dopo anni di formazione tra conservatori e officina Pasolini giunge l'attesa opera prima dell'interprete Sara Franceschini dal titolo "Musiche del ritorno".
Un viaggio tematico e filologico legato ai suoi mondi musicali e linguistici che si snoda in dodici tracce tra inediti e rielaborazioni arrangiate da Edoardo Petretti. De-sidera ( "Parte tutto dalle stelle e alle stelle vuole tornare, nello stomaco la carta del cielo, nel mio stomaco la direzione") è un intro parlato con una base di elettronica che ci porta a "Questo corpo", brano de La Rappresentante Di Lista riproposto con un arrangiamento più delicato e sinfonico. Si prosegue con "Da a me riva" tratta da "Creuza de ma" ( la pietra miliare della musica world italiana frmata De Andrè-Pagani) in una bella versione. Comicia poi un trittico dedicato alla musica brasiliana con "A Medida da Paixào" (Lenine e Dudu Falcao), "Os Argonautas" (Caetano Veloso) e "Infinito Particular" ( Arnaldo Antunes, Marusa Monte, Carlinhos Brown) vestite di colori e raffinatezza.
E-leva ("Che la furia del mare si abbatta su di noi e smuova ogni cosa") è il secondo intro che collega i due inediti del disco. "La tempesta è un piatto che va servito freddo" ("Sei troppo grande da concepire, sei l'orizzonte che mi fa volare, sei la tempesta da suPerare, sei troppo aspro da digerire, sei il movente per cui rinunciare, sei la tempesta da navigare") firmata da Andrea Caligiuri è un brano che coniuga il jazz al pop con una prima parte pianistica e una seconda più mossa arricchita da altri strumenti. Pino Marino affida alla Franceschini "Avere niente o avere te" ("Avere il dubbio in galleria che la tua vita poi non sia la mia, ma torna il cielo e cosa vuoi che sia, sarà una volta in più, che poi da sola non sa andare via") un delizioso gioiellino accarezzato dal pianoforte, dagli arpeggi di chitarra classica e dal violoncello. La tradizione napoletana è presente con "M'aggia curà" ( scritta da Egidio Pisano e Giuseppe Cioffi e portata al successo da Nino Taranto nel 1940) in una versione teatrale dove clarinetto e pianoforte si rincorrono briosi.
Arriviamo al finale del disco con l'intro "A-ccorda" ("Non posso fare a meno di passare dal contrasto, attraversare i nodi, altro non posso fare, lasciare che convivano i passi e la rincorsa, velocità e lentezza, gravità e leggerezza") che lascia il posto alla canzone portoghese "La mia casa" scritta da Francesca Corrias e qui proposta nella versione adattata in italiano da Cristina Renzetti. Sara Franceschini dimostra ottime doti interpretative, aggiunge elementi teatrali a canzoni conosciute proposte in maniera personale e appassionata. Gli arrangiamenti sono eleganti e valorizzano bene la voce suadente che avvolge l'ascoltatore. Musiche del ritorno per ricominciare il viaggio, magari con un disco tutto inedito, dato che le premesse sono già ottime.
TRACKLIST
De-sidera (bussola) Questo corpo Da a me riva A Medida da Paixào Os Argonautas Infinito Particular E-leva (àncora) La tempesta è un piatto che va servito freddo Avere niente o avere te M'aggia curà A-ccorda (nodi) La mia casa
Articolo del
06/05/2022 -
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