Primo album solista per Riccardo Ruggeri, un cantautore piemontese attivo da diversi anni in gruppi come Gibilterra, Lomè, Syndone e Lavatrici Rosse.
Da sempre impegnato nella ricerca nel campo dell’ Etnomusicolgia , Riccardo si laureato in canto jazz e in improvvisazione musicale. Ha avuto diversi riconoscimenti sul piano internazionale e dal 2006 è anche un insegnante di canto. Questo suo album d’ esordio come solista si intitola “ Non Ci Aspetta Nessuno (se non un miliardo di foto) ” ed è un disco ben fatto ed intrigante. Nessun brano è simile a quello precedente, ogni canzone possiede una sua forma particolare, una sua storia, delle sue particolari influenze musicali. Ci sono piaciute molto “Io Non Sono un Figlio di Maria”, “Le Formiche”, “Sono un POPulista”, “Dalì” e “Banditi”, brani dotati di arrangiamenti molto interessanti, substrato ideale per le “performance” di Riccardo Ruggeri, capace di spaziare fra diverse tonalità e timbri vocali.
Abbiamo a che fare con un album sulla disillusione, proprio di tutti quei giovani come Riccardo che guardano al futuro senza nutrire grandi speranze. Ciò nonostante il disco è assolutamente sereno, a volte ironico e divertente, e vi suggeriamo a tale proposito l’ascolto di canzoni come “Giovinezza”, “Bestemmiare”, “Giro Giro Tondo” e il “riff” volutamente hard rock di “Come Dice Celentano”. In totale dodici tracce elaborate nell’arco di tre lunghi anni di lavoro in studio. Il disco si chiude con “Notte Insonne In Korea”, un piccolo capolavoro registrato al pianoforte con il canto di uccellini locali in sottofondo. Hanno collaborato alla riuscita dell’album altri musicisti come i fratelli Andrea e Francesco Beccaro, Carmelo Isgrò, Max Tempia e Matteo Gallus. Un disco assolutamente geniale che risente dei tanti viaggi di Riccardo Ruggeri e delle sue tante esperienze, musicali e non, in giro per il mondo. Musica “dance”, intermezzi “funky”, momenti di “throat singing” e di canto armonico tradizionale coesistono in un “mix” funambolico che però risulta del tutto naturale all’interno dell’anima musicale di Riccardo.
Disco molto interessante, da ascoltare con estrema attenzione
Articolo del
13/05/2022 -
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