Opera prima per gli umbri Mizula, band nata nel 2020 e composta da Daniele Rotella (voce, chitarra), Fabrizio De Angelis (basso), Laura Aschieri (voce, sax, percussioni), Diego Mariani (batteria, percussioni).
Nove tracce scritte dal gruppo, con la produzione artistica di Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village). "Infiniti blu" ("Spengo il respiro, è gelo il respiro, infiniti blu, ad aspettare noi") apre il disco con le chitarre in delay che creano un'atmosfera nebulosa che viene scossa dall'entrata del sax. Arpeggi di chitarra e slide, basso ossessivo, sax e vocalizzi femminili caratterizzano "China" ("La mano scorre via, prende fiato, non sa cosa sia, perde tempo nella nostalgia, in fretta scrive un'altra bugia") "Si è perso il tempo" ("Così il tempo, muove i nostri passi, su di una strada fatta di polvere, così il tempo, che nasconde le domande, le risposte, cancella anche noi") è tutta giocata sull'arpeggio di chitarra che con il fischio in lontananza, una leggera batteria e i controcanti femminili (quasi morriconiani) ha un sapore vintage.
Una linea di basso sostiene il canto in "Due secondi" ("Seppellirai, lo so, lo sai, il tuo rimpianto, annegherai, nel buio che hai, per starti accanto, mi affonderai") che si macchia di western con l'intreccio di chitarra acustica ed elettrica. "Amico" ("Con la luce di chi sogna osservo il silenzio per parlare con te, tu non aver paura, stiamo solo sognando") ha un clima desertico, la voce maschile si amalgama con quella femminile e il sax crea una patina di sensualità. "Parole" ("Sprechi lacrime, nel rimpianto, dalla tua testa, dal tuo cuore, dalla tua carne, queste parole") è tratteggiata da una chitarra acustica e ricamata dall'elettrica effettata e da leggere percussioni. "Mi dirai" ("Sospeso nell'aria mi sento cemento, sospeso nell'aria mi dai un momento, il colore svanisce, un graffio, la pelle, ancora noi") è un rock di altri tempi sempre con l'elettrica in primo piano, batteria calzante, basso corposo, cori possenti e il sax in fuga.
"Gentile è il vento" ("Gentile il vento, porta via, i nostri ieri") è un pezzo avvolgente, la voce femminile armonizza con delicatezza insieme al sax. Chiude il disco "Ombre" ("Dei miei occhi, della mia ombra, le mie parole erano incendi, le mie parole erano abissi, così profondo") un pezzo più vicino alla musica d'autore, sostenuto dai cori evocativi che creano un senso nostalgico, contrappuntati dal sax e dalla chitarra elettrica. Un disco originale che dimostra una band con un sound molto personale, dove si cercano atmosfere diverse, costruite con eleganza, sopra a dei testi fotografici, quasi ermetici, appena abbozzati, ma di grande efficacia.
Un'opera prima che già brilla intensamente, avanti tutta.
TRACKLIST
Infiniti blu China Si è perso il tempo Due secondi Amico Parole Mi dirai Gentile è il vento Ombre
Articolo del
26/05/2022 -
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