A due anni dall'ep "Si comincia così" torna Nicola Lotto con il suo primo disco solista intitolato "Il canto nudo". Undici tracce firmate dal cantautore.
Registrato presso il Moonmusic studio di Marco Olivotto (basso, tastiere, chitarra elettrica, coro) con l'incisiva produzione di Flavio Ferri (basso, tastiera, voce, chitarre elettriche e theremin) e le batterie di Simone Filippi. "Anche se brucia" ("Infine intonerò il nostro canto nudo, pisciate nei cortili le primavere degli amanti") apre il disco con i suoi arpeggi di pianoforte e chitarra che lasciano spazio ad esplosioni elettriche. Una ritmica di chitarra sostiene "Dalle finestre" ("Sai questa notte è così fragile e leggera, ma può accudire i nostri sogni più contorti, ha già pianto il tuo volto, il tuo nome, io la mia anima corrotta ad arte") che nella parte centrale si placa e si colora di tastiere. Ondate distorte e roventi come lava accarezzano "Parole nuove" ("Stai tranquillo e quando vuoi puoi vedere l'alba esplodere di luce, forse è questo il solo senso") con la voce di Olden a fare da controcanto. "Consolazioni" ("Dall'invisibile al visibile, considerare la propria inquietudine, parlarci per ore vederla sorridere, assecondarla se ti dice "uccidimi", Uccidimi!") ha ritmiche taglienti e un ritornello sporco di punk.
Atmosfera sognante con chitarra acustica e leggera elettronica pennellano "Nel volto" ("Tu vieni a casa mia, io non ti ferirò, non ti lascerò dei segni che non dicano poesia.. Ogni notte in cui preghi perchè giunga l'alba, nasce dai tuoi occhi un'elegia come una stella") dove la carismatica voce di Paolo Benvegnù dona pura magia al brano. Si ritorna a ritmi piu trascinanti con "Sacro" ("Non posso certo dire di creder in dio, il dio del mio dolore sono solo io, il dio della mia rabbia e della mia pena, il dio della mia collera") dove le tastiere inseguono le chitarre in un clima misterioso. "Prima che si sveglino" ("Ma ho solo bisogno di un bagno di sogno e di uno sputo di poesia, difendila!") è una bella cavalcata distorta con Flavio Ferri che interviene vocalmente. "Incombe" ("Il rumore si alzerà e poi invaderà le strade, il colore cambierà e ci riempirà le mani") si muove con eleganza tra arpeggi di chitarra elettrica, synth e una batteria robusta. "Tutti gli inverni" ("Ma puoi cantare il silenzio e puoi cucire l'assenza, puoi rimandare a domani tutti gli inverni del cuore e puoi accettare il dolore in fondo è figlio di un fiore") è un pezzo notturno, a tratti malinconico con un crescendo che porta ad una coda grunge. Il canto di Lotto si fa più recitato sopra al tappeto delicato di tastiere e chitarra acustica di "Uno spavento" ("L'amore è uno spavento, eternare l'attimo, coagulare il respiro, essere finalmente parte del mistero") e "Nel mio polso" ("Come quando la notte si alza lo sguardo per cercare la luna, ma lei nascosta dietro nuvole leggere illumina il cielo di ben altra sciagura") che chiude il disco in un'atmosfera nebulosa e avvolgente. Nicola Lotto è cresciuto artisticamente ed è una felice conferma. Il canto è delicato, rabbioso, enfatico, la sua scrittura è interssante, non usa schemi definiti e gioca liberamente con le parole, ci pensano poi gli arrangiamenti ad arricchire e a sottolineare le particolari suggestioni che emanano. Un disco da non perdere, un'ondata di bellezza per questi tempi incerti.
TRACKLIST
Anche se brucia Dalle finestre Parole nuove (ft. Olden) Consolazioni Nel volto (ft. Paolo Benvegnù) Sacro Prima che si sveglino (ft. Flavio Ferri) Incombe Tutti gli inverni Uno spavento Nel mio polso
Articolo del
31/05/2022 -
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