"Multipersonalità" è l'opera prima di Innocente (all'anagrafe Giorgio Innocente) dopo l'ep "IOSONO".
I dieci brani scritti dal cantautore sono prodotti da Fabrizio Brocchieri per CinicoDisincanto, la produzione artistica invece è il frutto di un lavoro collettivo firmato dai musicisti che hanno preso parte al disco come Mauro Parma (batteria), Enzo Proietti (pianoforte, tastiere, fisarmonica), Gaetano Puzzutiello (basso e contrabbasso), Peppe Stefanelli (percussioni e colori) e Paolo Varoli (chitarre). Apre il disco "Lo scrittore" ("Il mio uffico è il planetario, non ha un soffitto nè un orario, cedesi vita accademica in cambio di una vita poetica") con un atmosfera vintage dove il pianoforte dialoga con la chitarra acustica. Le tastiere si intrecciano all'hammond sopra ad una bella ritmica quasi funky in "Il dialogo delle voci" ("E se mi hai chiesto dei tarli, beh mi rincuora appagarli, poi gioco a nascondino per restarmi vicino e dentro le tazze rimane il respiro").
Le carezze pianistiche di "Ottobre" ("Cambierò la prospettiva del tuo sguardo a Monna Lisa, dispenserò le serrature a chi soffre le paure, mi spingerò in un labirinto per afffinare ogni istinto, annegherò tra gli odori per dimenticarmi dei sapori") vengono colorate da una fisarmonica e da una chitarra slide. "Eppure sono felice" ("Eppure sono felici le primavere veloci, l'iperdemocrazia, annoverarti tra i migliori, solo se muori, solo dopo che muori") ha ritmi più trascinanti e un riff incisivo di elettronica. "Il quadro e lo specchio" ("Ora che t'han portato via da me. voglio solo riflettere la tua parte criptica, ora che t'han portato via da te, vorrei solo dipingere la tua parte cinica") ricorda atmosfere gitane sottolineate dall'efficace innesto di fiati. Si ritorna alla delicatezza con "Sottocoperta" ("Tengo sotto scacco la mia buona volontà con tante vitamine al gusto di mandorla, per non interagire attraverso delle rime a un pensiero controvento senz'altro molto freddo") dove il pianoforte viene avvolto dagli archi.
"Multipersonalità" ("Sono un macchinista senza punto di vista, un sognatore, una somma aritmetica, un picco emotivo senza motivo, pezzi di dischi incollati da una lacrima") è in odor di acid jazz con hammond e percussioni in primo piano. Tornano i fiati in "Tempo binario" ("Nuvole, il cielo non ha senso senza nuvole e non abbiam bisogno di altre regole, colpa di un presente troppo demodè") che vengono sostenuti dai cori femminili in una clima da twist anni sessanta. "Cosa c'è?" ("Tutto ha una ragione anche l'indecisione, ma non ha nessun sapore, ma non ha nessun valore per me") è un pezzo molto d'atmosfera dove dall'impasto tastieristico emerge la voce suggestiva del cantautore. La chiusura del disco è affidata a "Claudia" ("Comporremo anche il passato, un bouquet di foto in bianco e nero, in bicicletta lungo l'equatore per distraci dalle persone, costruiremo anche i difetti per sentirci più imperfetti") un pop orecchiabile con chitarre elettriche serrate e colorature di synth. Un'opera prima che dimostra già una forte caratura. Il timbro vocale è ruvido, avvolgente e ben utilizzato.
Il cantautore dimostra una buona capacità di scittura, fresca e incisiva, come gli arrangiamenti che riescono a mantenersi in bilico tra un cantautorato classico e un'orecchiabilità più contemporanea. Innocente ci racconta la sua multipersonalità, i suoi colori, i suoi stati d'animo come un narratore d'altri tempi, come un fotografo dei nostri tempi e mi sembrano già ottimi motivi per andare ad ascoltarlo con interesse.
TRACKLIST
Lo scrittore Il dialogo delle voci Ottobre Eppure sono felice Il quadro e lo specchio Sottocoperta Multipersonalità Tempo binario Cosa c'è? Claudia
Articolo del
01/06/2022 -
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