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C’è l’infinitamente piccolo e l’immensamente grande inciso tra i solchi di questo splendido disco. Un’eleganza a volte minimale ed un’esplosione di colori che si scambiano sguardi, parole, note.
Con “Water Shapes”, uscito per l’etichetta Da Vinci Jazz, il Subconscious Trio regala all’ascoltatore un universo musicale poetico ed al contempo selvaggio in cui immergersi ad occhi chiusi.
Si sono incontrate ad un crocevia, un luogo prestigioso dove convergono aspiranti musicisti come il Conservatorio di Milano, le tre ragazze che compongono questa formazione che ha poi visto la sua nascita nel 2015: Monique Chao al piano, Francesca Remigi alla batteria e Victoria Kirilova al contrabbasso, provenienti rispettivamente da Taiwan, Italia e Bulgaria. Registrato a Milano nel luglio del 2021 al Sound & Music Village, la formazione riversa in 8 tracce una miscela d’influenze provenienti da ciascuna delle tre musiciste.
Il titolo di questo full-length rappresenta il primo punto su cui riflettere prima di iniziare l’ascolto. Le innumerevoli forme che l’acqua può assumere dipendono dall’alcova che le va ad ospitare, e se questa è intrisa di un retaggio culturale che parla lingue assai differenti come in questo caso, il suo flusso non potrà che definirsi eterno.
Ciascun brano ospita al suo interno così tante chiavi di lettura che è facile perdersi nell’incedere ora possente, ora timido del basso, nei fraseggi densi di melodia del piano, o nella batteria multiforme che assume personalità ritmiche che vanno ad abbracciare in modi differenti quanto accade all’interno della singola composizione. C’è freschezza e movimento ma anche uno sguardo contemplativo nella musica di queste tre giovani musiciste, c’è il profumo del mare ed il tepore di un fuoco di campo al tramonto, che va a convergere in un omaggio sincero alla diversità, alla natura, alle infinite possibilità della creatività umane.
Citerò qui solamente un pezzo, “Moving Castles”, in rappresentanza della bellezza dell’intero album. In questo brano è il piano a comparire per primo e poi in punta di piedi il basso a sussurrare e la batteria timidamente a proseguire cadenzando l’andamento, in un crescendo spezzettato da tante piccole isole di più sommesso incedere, di questo brano meraviglioso. Immergetevi senza remore in questo disco, lasciate che scorra libero assimilandone le minuscole diramazioni sonore così come i momenti più squisitamente altisonanti, ascolto dopo ascolto.
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There is the infinitely small and the immensely large engraved between the grooves of this splendid record.
Sometimes minimal elegance and an explosion of colors that exchange glances, words, notes. With "Water Shapes", released on the Da Vinci Jazz label, the Subconscious Trio gives the listener a poetic and at the same time musical universe wild in which to dive with your eyes closed. They met at a crossroads, a prestigious place where aspiring musicians such as the Milan Conservatory converge, the three girls who make up this formation which then saw its birth in 2015: Monique Chao on the piano, Francesca Remigi on drums and Victoria Kirilova on double bass, respectively from Taiwan, Italy and Bulgaria.
Recorded in Milan in July 2021 at Sound & Music Village, the line-up pours a blend of influences from each of the three musicians into 8 tracks. The title of this full-length represents the first point to think about before starting to listen. The innumerable forms that water can take depend on the alcove that hosts it, and if this is imbued with a cultural heritage that speaks very different languages as in this case, its flow can only be defined as eternal.
Each piece contains within it so many interpretations that it is easy to get lost in the now powerful, now shy pace of the bass, in the dense melody of the piano, or in the multiform drums that take on rhythmic personalities that embrace in different ways how much happens within the single composition. There is freshness and movement but also a contemplative gaze in the music of these three young musicians, there is the scent of the sea and the warmth of a campfire at sunset, which converges in a sincere homage to diversity, to nature. , to the infinite possibilities of human creativity.
I will mention only one piece here, "Moving Castles", representing the beauty of the entire album. In this piece it is the piano that appears first and then on tiptoe the bass whispering and the drums timidly continue rhythmically, in a crescendo broken up by many small islands of more subdued pace, of this wonderful piece.
Immerse yourself without hesitation in this record, let it flow freely assimilating its tiny sonic branches as well as the most exquisitely high-sounding moments, listen after listen.
Articolo del
04/08/2022 -
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