A sei anni da "Belzebù pensaci tu" torna il cantautore pugliese Salvo Mizzle. Il nuovo album intitolato "Ultimamente sono io" contiene sette tracce inedite con la produzione artistica di Nicola Faimali.
Il disco si apre con "Maledetta primavera" ("E quindi questo siete voi, armadi pieni e nulla da indossare, le settimane passano,cambiano forma le fotografie, sia tu che io ce ne siamo accorti appena") colorata dai synth nebulosi , dal piano e dalle chitarre. Pianoforte, chitarra acustica e percussioni dialogano delicatamente in "Ultima cena" ("C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo, chi ha portato dei fiori ed è rimasto chiuso fuori , chi è in cerca di decoro e fa le foto con gli allori , chi invece aspetta un presto che non è mai arrivato"). "La nostra vita passata" ("Ricordi l’aria di settembre?, le strade rotte di campagna?, l’albero di ulivo secolare è la nostra seconda casa piena di carta da parati e mattonelle anni settanta che servono a saltarci dentro e a misurare la grandezza della stanza") ha un bell'intreccio di chitarre e delle misurate doppie voci.
"Cuore di granita" ("Provaci tu anche con le dita, graffia gli specchi e ingoiane un pezzo, laceriamo il ventre della vita") si appoggia agli arpeggi di pianoforte, alle percussioni e alla voce di Nicola Faimali che dialoga con quella di Mizzle. Una ritmica di chitarra acustica e una elettrica con lo slide sostengono il pianoforte e i cori in "L'estate della terza media" ("Fianchi seni e salsedine per cena, dio quanto sono belli i tuoi occhi questa sera, ci vediamo più tardi al bar se ti va, l’estate della terza media era una cosa seria"). In "Giganti" ("Siamo turisti tra le onde, cecchini esperti sulle sponde, il tempo che ti sei negato, siamo un ricordo congelato e senza freni né rimpianti giochiamo a consumare gli anni , cerchiamo l’alba nella notte, qualcosa che ci faccia ancora respirare").troviamo il sax contralto di Bruno Tomasello e il revers bass piano di Dileo ad arricchire l'atmosfera.
Tornano i synth leggeri insieme al contrabbasso, alla chitarra e al consueto pianoforte in "Come quando" ("Come quando fuori c’è la neve e tu stai cucinando, come quando di quello che hai fatto non rimane molto, quando sei tornato da tua madre e hai capito che non eri solotutto come e quando dici tu") che chiude il disco. Un lavoro delicato che affronta la quotidianità con uno sguardo a volte dolce, a volte malinconico, a volte critico. Sette canzoni che arrivano dirette all'ascoltatore, rivestite con i giusti suoni e con le giuste atmosfere.
TRACKLIST
Maledetta primavera Ultima cena La nostra vita passata Cuore di gravità (feat Nico) L'estate della terza media Giganti (feat Dileo e Bruno Tomasello) Come quando
Articolo del
18/10/2022 -
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