Hei’An Imago 2022 SAOL di Giancarlo De Chirico

Album di musica “post progressive metal”, disco corale, messianico e potente che ci viene proposto dagli Hei’An, una sigla dietro la quale inizialmente si nascondeva il talento del musicista sloveno Matic Blagonič e che adesso invece sta ad indicare il progetto di una vera e propria band.

Il disco si intitola “Imago” ed è un album degno di essere ascoltato con frequenza e sempre ad alto volume. Imparentati ai Laibach, gli Hei’An non raggiungono forse lo stesso azzardo stilistico e musicale, ma ci presentano un ottimo lavoro, ispirato e pesante, come si conviene a chi proviene dal metal. Un tessuto armonico poderoso ed intenso costituisce la base ritmica per virtuosismi chitarristici di pregio e per una sezione vocale epica e struggente affidata a Matic Blagonič, che resta il punto di riferimento del nuovo collettivo musicale. Ci sono piaciuti molto brani come “Semita Tenebrarum”, “Inferno” (che vede la partecipazione di Aljaž Novak , il “vocalist” dei Malorshiga), “Embers” , “Dreamer” (registrata insieme a Joe Buras dei Born Of Osiris) e il crescendo “metal” di “At The Break Of Dawn”.

Non mancano poi episodi più melodici come “Can’t Get Out Of My Skin” e la bellissima “Escape”, una ballata lenta veramente ben riuscita, ispirata e profonda. Musicalmente “Imago” si rivela un disco molto ben costruito ed intelligente, un “concept album” che contiene elementi diversi, che vanno da spunti classici o di “ambient music” a fuoriuscite metalliche fragorose, vicine al “core metal”, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo della voce. Il tutto però viene tenuto insieme con equilibrio e con tanta attenzione per le armonie.

Disco sorprendente che soddisferà di certo quanti hanno voglia di un metal forte ed altisonante che possa essere però non banale.

Articolo del  22/12/2022 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati