Seekers Are Lovers Nepenthes 2023 Echozone di Giancarlo De Chirico

Album d’esordio per i Seekers Are Lovers, un gruppo tedesco che ci propone un “gothic rock” molto particolare, infarcito com’è di suoni diversi e di varie contaminazioni che vanno dalla “dark wave” all’elettronica, con l’aggiunta di un pizzico di “dance floor”.

Il disco si intitola “Nepenthes” e possiede chiari riferimenti alla mitologia greca. Si tratta infatti di una medicina che venne data ad Elena, la moglie di Menelao, dalla regina d’Egitto. Tale sostanza - se mescolata ad un buon bicchiere di vino - aveva il potere di alleviare qualsiasi sofferenza e di tenere lontano ogni dolore. Questo l’effetto della Nepenthes in musica dei Seekers Are Lovers, che hanno dedicato ben due anni di lavoro alla registrazione del loro album di debutto. Un tempo speso bene, non c’è alcun dubbio, alla ricerca di un “mix” ben bilanciato fra sintetizzatori, elettronica e chitarre elettriche tirate al massimo, un tratto distintivo quest’ultimo del gruppo, che infatti offre il meglio di sé su un brano come “Cold” che si avvale di un crescendo “metal” pazzesco.

Tutta da ascoltare anche la versione “doom” di un vecchio successo come “Smalltown Boy”, un brano “dance” dei Bronski Beat, pubblicato nel 1984. Interessanti anche composizioni come “Transform The Urge, “Hunting A Ghost”, “Tyrants” e la stupenda “gothic ballad” intitolata “Deadly Cure”, mortifera quanto basta per essere consigliata come colonna sonora ideale per il vostro funerale (anche per il mio, intendiamoci, nessun problema). Band in rampa di lancio, forse ancora alla ricerca di una direzione univoca, ben precisa, ma che per adesso non delude mai in questa vasta gamma di composizioni diverse, ma pur sempre “rock oriented”.

Da ascoltare. Articolo del  28/10/2023 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati