Album d’esordio per Coanda, una formazione pugliese composta da Marcello Colaninno, alla chitarra e alla voce, da Toni Dedda, arrangiamenti e tastiere (entrambi ex Funambolici Vargas) e da Cosimo Lamanna, che si è occupato dei testi delle canzoni.
Il disco si intitola “Le Vite Altrove” e si propone di raccontare in musica le esistenze delle altre persone, gente che si incontra per caso, di cui ignoriamo origini e destino, ma che entrano comunque a far parte del nostro mondo quotidiano. Il manifesto stilistico del gruppo risiede proprio nel suo nome, Coanda, un noto effetto della fisica in base al quale i fluidi - una volta che entrano in contatto con una superficie curva - tendano a seguirne il profilo. Allo stesso modo la band ha inteso compore una musica che fosse totalmente aderente ai testi delle canzoni, portando il connubio fra note musicali e parole ad un livello invero molto alto.
Cantautorato di pregio che accompagna tutte le nove composizioni originali raccolte nell’album, un disco molto bello, talvolta toccante, che raggiunge i suoi vertici su canzoni come “Immaginare Un Amore”, “La Vita Che Volevi”, “Canzone Nuda”, “Miele Da Accudire”, “Le Vite Altrove” e la splendida “Quando Ridi”. Melodie delicate ed intense, parole prese in prestito ai poeti (la tarantina Mara Venuto, l’argentina Marisa Martinez Persico, oltre al sopracitato Cosimo Lamanna, poeta napoletano, ma barese d’adozione), una ricerca continua di quelle fortunate coincidenze che finiscono poi con il dare un senso alle cose.
La riuscita dell’album è dovuta anche al contributo di amici musicisti come Michele Errico alle chitarre, Paolo Romano al basso elettrico, Lele Diana alla batteria, Leo Gadaleta agli archi, Gaetano Partipilo al sax e Giuseppe Todisco alla tromba. Album molto interessante del quale vi suggeriamo l’ascolto.
Articolo del
22/04/2024 -
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