BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
Pyre Fyre
Pyre Fyre
Vina Records
di
Giancarlo De Chirico
|
Album d’esordio per i Pyre Fyre, un gruppo molto determinato che pratica uno “stoner rock” oltre modo tonante e che è originario del New Jersey. Il disco si intitola semplicemente “Pyre Fyre” ed è stato autoprodotto nello studio The Lily Pad di Jersey City. La band nasce come un “power trio” composto da Danny Keigh, al basso, da Dylan Wheeler, alla chitarra elettrica e da Mike Montemarano, alla batteria e alla voce.
L’album ricorda molto l’hard rock altisonante dei vecchi Mc5 ma, rispetto a quella band leggendaria, il suono dei Pyre Fyre è chiaramente influenzato da sonorità tipicamente “doom” e dal “grunge” di Seattle dei primi anni Novanta. Quando ci mettiamo all’ascolto di pezzi come “Hypnotize”, “Flood Zone”, “Wyld Ryde”, “Dont Drink The Water” “Cordyceps” e “Dungeon Duster / Ice Storm” sono evidenti le incursioni nello “speed metal” e nel “trash”. Tutto questo all’interno di un fragore che ricorda il caos primordiale, che mescola un approccio psichedelico con delle forme interessanti di rock d’avanguardia.
Un disco oscuro e a tratti inquietante, con una sezione vocale tenebrosa e forte, che offre il meglio su “Arachnophobia”. Un progetto coraggioso, stilisticamente non banale, un album adatto a quanti siano in possesso di stomaci collaudati, per esempio i fan di band come i vecchi Blue Cheer o Motörhead.
Da ascoltare al massimo del volume.
Articolo del
12/11/2024 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
//www.youtube.com/embed/p5vMnCsFAiY?si=ZhWZjQbABiMTWvt7
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|