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Lambrini Girls
Who Let The Dogs Out
2025
City Slang
di
Giancarlo De Chirico
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Provate ad immaginare qualcosa a metà strada fra il punk rock scorticato e aggressivo di Amyl and the Sniffers e gli eccessi di Wendy O Williams dei Plasmatics e avrete una sintesi più o meno realistica dei contenuti musicali di “Who Let The Dogs Out”, album d’esordio della Lambrini Girls.
Un disco fantastico, che non fa altro che confermare il ritorno in grande stile della venatura punk all’interno della musica inglese. Un album preceduto da una serie di “live act” mozzafiato e da altrettanti “sold out” fatti registrare dai loro show in Inghilterra. Vengono da Brighton e sono praticamente un duo, formato da Phoebe Lunny, chitarra e voce, e da Lilly Macieira, al basso elettrico.
Il nome della band deriva dal fatto che le due ragazze risultino essere grandi consumatrici di Lambrini, un vino frizzante e a basso costo venduto in tutti i supermercati inglesi. Una bottiglia di Lambrini non manca mai in un “girl party” in Inghilterra, in particolare a casa di Phoebe e di Lilly che hanno sottotitolato il disco come “Party Music For Gay Angry Sluts”. Un biglietto da visita quanto mai diretto, volutamente sfacciato, ma anche molto divertente.
Ma veniamo alle canzoni che compongono l’album: “Bad Apple”, “Nothing Tastes As Good As It Feels”, “No Homo” e “Cuntology 101” sono brani molto aggressivi e urlati in maniera sguaiata, mentre pezzi come “Company Culture”, “You Are Not From Around Here” si distinguono invece per un “riff” chitarristico incisivo e graffiante. “Big Dick Energy”, “Special Different” e “Filthy Rich Nepo Baby” e “Love” sono brani percussivi e tonanti, tanto è che sembra di riascoltare i Plasmatics! Le liriche dei brani mantengono un giusto equilibrio fra denuncia sociale, gusto per la provocazione e un certo umorismo.
Le chitarre distorte e un basso prepotente fanno da sfondo ad una aggressione verbale contro le discriminazioni di genere, le molestie sessuali, le prepotenze maschili, le relazioni tossiche, ma anche contro le diseguaglianze sociali. Un disco molto rumoroso e forte, che sa essere al tempo stesso pericoloso ed esaltante, ma resta tutto sommato accessibile.
L’album è stato registrato da Daniel Fox della Gilla Band e mixato da Seth Manchester. Da ascoltare ad alto volume!
Articolo del
16/01/2025 -
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