Ufficializzato il cartello: la terza edizione del Sogliano Sonica Festival vedrà Max Angioni, Max Gazzè e Xavier Rudd. Appuntamento per il il 31 luglio e il 3 e 7 agosto nella splendida cornice di Piazza Matteotti a Sogliano al Rubicone (FC) per una tre giorni come sempre ideata e organizzata dall'associazione culturale RetroPop Live aps.
Max Angioni inaugura la rassegna con lo spettacolo "Anche meno”. Prodotto da Vera Produzioni di Paolo Ruffini, "Anche meno" ha i testi dello stesso Angioni e la regia di Ester Montalto: troviamo un poco più che trentenne, figlio unico, che ha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandi domande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa, dai ricordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originali sulla storia e il senso della vita.
Max Gazzè arriva in Romagna con il secondo capitolo del suo nuovo tour “Amor Fabulas” che, dopo aver viaggiato con successo nei teatri più belli d’Italia, prosegue il suo percorso in location prestigiose e suggestive. Una formazione nuova, ricca di strumenti particolarmente fascinosi, accompagnerà l’artista per una versione acustica e originale dei suoi brani. Così con lui sul palco ci saranno infatti: il vibrafono di Marco Molino, la fisarmonica di Manuel Petti, i fiati e le chitarre di Max Dedo, l’autoharp e le voci di Greta Zuccoli e il pianoforte di Sunhee You. Come per il precedente “Preludio”, anche in questa parte estiva di tour Gazzè regalerà al suo pubblico alcuni brani ancora inediti che andranno ad aggiungersi alla tracklist del suo prossimo album.
Il cantautore e polistrumentista australiano Xavier Rudd torna invece in Italia dopo il tour dello scorso anno e dopo l'annuncio della pubblicazione il 29 marzo del suo nuovo Ep "Freedom Sessions” su etichetta Salt.X Records/Virgin Music Group e anticipato dal singolo in due parti "World Order". Lo stesso artista dichiara: "È il mio primo EP in venticinque anni, Freedom Sessions è nato durante un periodo particolarmente memorabile… è una celebrazione della benedizione della ‘libertà’, un semplice stato dell’essere in cui tutti dovremmo avere il diritto di esistere". L'artista one-man band è solito presentarsi dal vivo circondato da svariati strumenti musicali ordinati in maniera complicata: tre didgerodoo su di un supporto dinnanzi a sé, una chitarra sulle sue gambe, uno stompbox ai suoi piedi e vicino, pronti all'uso, tutta una serie di bassi, banjo, armoniche e tamburi.
Articolo del
30/05/2024 -
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