I Calibro 35 sono un gruppo funk-jazz, attivo dal 2007 che, nutrito di passione e tanto, tanto talento ha conquistato a suon di concerti e album in studio un pubblico che, negli anni, è diventato sempre più numeroso. La formazione della band milanese è composta da quattro musicisti ben noti nel panorama musicale italiano: Enrico Gabrielli (tastiere, flauto, sassofono, xilofono), Luca Cavina (basso), Massimo Martellotta (chitarra) e Fabio Rondanini (batteria). L’ultimo album, intitolato Momentum, è uscito il 24 gennaio per la Record Kicks, la produzione è a cura di Tommaso Colliva.
Quando si parla dell’operato artistico di questo gruppo si entra in contatto con un complesso di artisti talentuosi, poliedrici, polistrumentisti che, sono riusciti a destreggiarsi bene anche con altre collaborazioni e progetti paralleli, senza però mai perdere di vista il legame forte, fortissimo che li impiega da anni nel progetto Calibro 35.
Con il nuovo album Momentum la band ha dato il via ad un nuovo inizio, esplorando plurimi mondi sonori e lasciando alle loro spalle gli anni ’70 per approdare in una visione più contemporanea. Il tour, iniziato a febbraio, ha registrato molti sold out come per le date di Brescia, Bologna, Padova, Torino e anche Roma.
Venerdì 28 febbraio i Calibro 35 alle dieci e mezza, puntualissimi, sono saliti sul palco del Monk; il concerto è stato un turbinio di emozioni e colpi di scena. Infatti tra gli ospiti della serata ci sono stati, Rancore che ha interpretato il pezzo “Said”, poi successivamente Daniele Silvestri che si è esibito insieme al rapper romano eseguendo la sua canzone “Argento Vivo” e, infine, quasi a fine concerto, verso mezzanotte, è arrivata Elisa Zoot, cantante e musicista italo-inglese, leader della rock band londinese Black Casino and the Ghost che ha realizzato con i Calibro 35 “Travelers, Explorers”, una nuova versione di Travelers, la traccia che chiude l’album “Decade”.
La scaletta della serata al Monk è ricca dei brani che fanno parte dell’ultimo lavoro di inediti infatti, da Momentum sono stati scelti con lo stesso ordine cronologico presente nel disco (Glory-Fake-Nation, Stan Lee, Death of Storytelling, Automata, Tom Down, Black Moon, Fail It Till You Make It, 4x4 e One Nation Under a Format).
Dall’album S.P.A.C.E., pubblicato nel 2015, sono state suonate “Thurst Force”, “Bandits on Mars”, “Ungwana Bay Launch Complex” e “Universe of 10 Dimensions”. Di Decade, del 2018, sono state scelte oltre a “Travelers”, anche il pezzo “SuperStudio”, suonato per quarto. Da CLBR35 live from S.P.A.C.E, uscito nel 2016, sono stata eseguiti “CLBR 35” e “Said”, brano citato in precedenza. Ovviamente molti sostenitori della band hanno atteso nel corso del concerto alcune canzoni più celebri del repertorio canoro del gruppo milanese come ad esempio “Notte in Bovisa” e “Giulia mon amour” eseguite a fine serata.
Enrico Gabrielli, Luca Cavina, Massimo Martellotta e Fabio Rondanini sono riusciti, anche questa volta, a sprigionare una potenza incredibile in cui chitarre fuzz, organi distorti, bassi ipnotici e funk grooves hanno in modo fitto e imponente riempito l’atmosfera. Il Monk ha ospitato venerdì sera una band di un enorme talento, progetti così tecnicamente validi e interessanti, devono continuare a registrare sold out per dimostrare che, la buona musica, è puro godimento e, permette a chi la ascolta e la guarda di saltare, ballare sprigionando una libertà che vale la pena di essere condivisa
Articolo del
01/03/2020 -
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