(foto di Chiara Lucarelli)Giovedì 29 dicembre Cristiano Godano è stato ospite in una gradevole location il Teatro Centrale Preneste situato nella zona del Pigneto, a Roma. Sono ormai alcuni anni che il frontman della rock band Marlene Kuntz si esibisce dal vivo in versione solitaria con la sua chitarra acustica con questa nuova formula: parole e musica. Ad intervistarlo nel corso della serata un abile interlocutore il giornalista Alberto Piccinini che partecipava con il talentuoso musicista ad una piacevole conversazione alternata da risposte e intermezzi eseguiti dal performer.
La serata è iniziata poco dopo le 22:30. Quando il cantautore, in abito gessato scuro, è salito sul palco ormai i posti a sedere ancora liberi si contavano a stento. Il pubblico è stato attento e curioso per tutta la durata dell’esibizione. Un racconto fatto di aneddoti, brani iconici e condivisione di riflessioni e buona musica. È sempre molto interessante seguire Cristiano Godano in veste di loquace e colto oratore ma è ancora più emozionante ascoltarlo mentre intona alcune delle tracce estrapolate sia dal vasto repertorio dei MK – l’undicesimo disco “Karma Clima” è uscito lo scorso 30 settembre – sia dal debutto solista dell’autore intitolato “Mi ero perso il cuore” che è stato pubblicato, in piena ondata pandemica, il 26 giugno del 2020.
I pezzi proposti sono stati dodici. Sei sempre qui con me, Ti voglio dire, Padre e figlio, Com’è possibile, Ho bisogno di te raccolti nell’album solista mentre sono state eseguite le canzoni del gruppo di Cuneo Lieve e Nuotando nell’aria (Catartica, 1994), Osja, amore mio (Nella tua luce, 2013) La canzone che scrivo per te (Che cosa vedi, 2000), Danza (Senza peso, 2003), Musa (Uno, 2007) e anche una cover di Neil Young intitolata Aged The Needle and the Damage Done.
Piccoli errori sono stati registrati mentre il chitarrista eseguiva il brano Ho bisogno di te – ad un certo punto un partecipante in sala ha chiesto proprio questo pezzo ed è emerso che tra tutti gli inediti del progetto solista questo è il preferito del cantante – e una lieve imprecisione è emersa durante l’attacco di Musa che resta comunque un gran bel brano. Due momenti catartici sono stati raggiunti quando sono stati suonati i componimenti più famosi dei MK – in attività da trent’anni – La canzone che scrivo per te e Nuotando nell’aria. In questo one man show gli spettatori hanno potuto anche scoprire e apprezzare, qualora non l’avessero già fatto, “Mi ero perso il cuore” un lavoro con una forte impronta acustica, estremamente intimo e con testi diretti che sprigionano una profonda urgenza espressiva.
Nel corso del talk Cristiano Godano disquisiva con partecipazione e tenacia insieme al giornalista di Radio3 riguardo copiosi argomenti. Letteratura russa e musica folk, tutela dell’ambiente e riscaldamento climatico – “Karma Clima” è un concept abum incentrato proprio su quest’ultimo tema – poi si è acceso un vivo dibattito sulla scena contemporanea e, a tal proposito, l’artista ha affermato a gran voce: “Internet sta massacrando la musica. Essere artisti, oggi, significa essere eroi”. Si è dissertato anche a proposito di altri musicisti molto cari al leader dei Marlene Kuntz quali Neil Young, Sonic Youth e l’immancabile Nick Cave.
“Faccio il musicista rock, sono un interprete dei miei brani, sono un cantante, sono un autore perché i testi li scrivo io” così si dipinge Cristiano Godano un artista eclettico nonché un intellettuale coscienzioso e sensibile.
Venti minuti circa dopo lo scoccare della mezzanotte lo spettacolo è giunto al termine ed un lungo e sentito applauso è stato riservato ad un sorridente Godano che con gioia ha intercettato questa intensa propagazione di empatia e gratitudine da parte della platea. È stato un momento molto bello ed emozionante e tutti ne hanno gioito.