Reveille Broken Machines  2013  Clapping Music di Nicolina Di Gesualdo

Secondo lavoro per il duo di Lione trapiantato a New York formato da François Virot e da Lisa Duroux. “Broken Machine”, questo il nome dell’album, dimostra sin da subito di possedere indubbiamente delle buone fondamenta, costruite su un sound anni ’90 orientato ad un certo minimalismo (ottenuto con una vecchia Aria Pro II e un microfono gracchiante) che si crogiola, però, in ritmi sghembi (Long Distance Runner), assolo di chitarra e partiture prive di una conclusione gloriosa in grado di toccare vette importanti (Swallow Everything, Athletic Man).
Le capacità e l’inventiva del duo si percepiscono, si avvertono in ogni singolo brano (Modern Pain, Horses That Never Lose), soprattutto nei piacevoli accenni new wave in perfetto stile newyorkese, ma a mancare è quel quid in più, quel guizzo artistico che travolge e che avrebbe reso i brani meno evanescenti e sparuti alle orecchie dell’ascoltatore.
I Reveille si perdono in un bicchier d’acqua e bruciano un’occasione d’oro di affermazione e di successo, producendo un album che cerca di affermarsi dall’inizio alla fine senza riuscirvi e che scompare, già dopo pochi minuti, in una prematura dissolvenza. Peccato.

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08/01/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati