Dopo ben otto anni Riccardo Sinigallia ha regalato ai suoi estimatori un nuovo gioiellino, arrivato nei negozi di dischi il 20 febbraio per conto di Sugar Music. Otto anni. Ebbene sì. Tanto è trascorso dalla precedente pubblicazione discografica del musicista capitolino che, come molti sapranno, non è certo stato con le mani in mano in tutto questo tempo.
Per tutti arriva dopo una serie considerevole di progetti ed impegni: concerti in elettrico e in acustico, con band al completo o in formazione ridotta; composizione di brani per colleghi e colleghe; produzione di dischi e di pezzi altrui; preparazione di colonne sonore per film attualmente in fase di post-produzione e, come se non bastasse, realizzazione di un album, Planetario, con il supergruppo Deproducers. In tutto ciò, non è comunque mancata una lenta ma certosina (e costante) scrittura di nuove canzoni. Otto di queste sono finite in Per tutti assieme alla breve traccia strumentale 13 07 2010.
Che disco è Per tutti? È un lavoro che, un po’ come i precedenti Riccardo Sinigallia e Incontri a metà strada, si apre e si sviluppa all’insegna della contaminazione. Ed è un lavoro ispiratissimo. C’è l’elettronica, c’è l’elettricità, ci sono gli arpeggi e le pennate di chitarra acustica. C’è la sperimentazione. E poi c’è l’immediatezza. C’è la capacità innata e invidiabile da parte di Sinigallia di trovare quella melodia, quell’inciso folgorante che non si toglie più dalla testa (è il caso di Prima di andare e delle altrettanto incantevoli Le ragioni personali e Che non è più come prima). Ma c’è anche la profondità, l’introspezione. E la rarefazione. Insomma, se ne sentono delle belle in trentotto minuti e tredici secondi. Sinigallia toglie il fiato e travolge con l’iniziale E Invece Io, un pezzo fantastico, intenso, glaciale, costruito con maestria e accompagnato da un testo tanto breve quanto completo ed emblematico (“Io fatico a lasciare l’inverno / soprattutto perché tu non sei qui vicino a me / Che mi hai fatto sentire più adatto / a spogliarmi e a sorridere a tutti / Tu che conosci bene la tua nudità”). Poi trasmette positività ed energia con Prima di andare via e Una Rigenerazione. Quindi commuove con la struggente Io e Franchino e sorprende tutti con i suoni (e i versi) della title-track. E se la già citata e minimale 13 07 2010 ricorda un po’ Ciao di Incontri a metà strada, Le ragioni personali convince subito per la semplicità, per la purezza che l’avvolge (importante qui il contributo di Filippo Gatti nella composizione).
Per tutti si chiude poi con due brani abbastanza diversi tra di loro ma, in fin dei conti, legati da una raffinatezza innegabile: Che non è più come prima e Tu che non conosci. Molto interessante per arrangiamento e testo la prima, assolutamente sublime la seconda, scritta dal cantautore classe ’70 assieme al fratello Daniele, a Stefano Diana e ad Andrea Pesce.
Registrato tra Garlasco, Milano e Roma, Per tutti vede la partecipazione di tantissimi musicisti che vanno da Roberto Angelini a Cristiano De Fabritiis, passando per Alfonso “Fofò” Bruno e Vincenzo Pastano fino ad arrivare a Marco Rovinelli e Dodo Nkishi dei Mouse On Mars (senza contare poi Matteo D’Incà, Maurizio Loffredo, Alessandro Canini, Fabio Marchiori, Fabio Rondanini, Vittorio Cosma e molti altri). Sinigallia ha scelto di produrlo con Laura Arzilli e Gatti e con la collaborazione di Pesce e Fabio Patrignani. La Caselli ha scelto di puntare su di lui. Era ora.
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