Morrissey Your Arsenal (2014 Remaster - The Definitive Master)  1993  Parlophone / Emi di Nicolina Di Gesualdo

Mentre in Italia Lorenzo 1992 di Jovanotti e Hanno ucciso l’Uomo Ragno degli 883 imperversavano nelle classifiche dei dischi più venduti del 1992, al di là dell’oceano le radio mandavano a ripetizione brani tratti niente meno che da Automatic For The People dei R.E.M. e Blues For The Red Sun dei Kyuss. Ma cosa c’entra tutto questo con Morrissey? Senza dubbio il ’92 rappresentò una tappa fondamentale anche per la carriera dell’ex frontman degli Smiths, che proprio a luglio di quell’anno partorì Your Arsenal, quarto album solista, per l’etichetta discografica Parlophone. Un album battezzato da Mick Ronson, chitarrista e collaboratore di David Bowie nonché co-produttore del secondo album solista di Lou Reed, Transformer. Con un’iniziazione così, l’album del Moz (inter)nazionale non poteva che riuscire col buco: Your Arsenal segna, infatti, il distacco definitivo dal passato, ergendosi al ruolo di “album di rottura” in grado di sublimare gli echi naïf-smithsiani (che odoravano già di muffa) nella rinnovata immagine punk-rock dell’artista.

Diversamente dalle precedenti reissues di Viva Hate e Kill Uncle, quella di Your Arsenal non punta su bonus-tracks o contenuti extra: la tracklist è quella originale, fatta eccezione per il brano Tomorrow, che qui presenta un remix made in USA. Ciò che risulta chiaro fin da subito è, invece, come il remastering abbia regalato maggiore forza e vigore ai suoni, a cominciare dal rock grintoso di You're Gonna Need Someone On Your Side e anti-americano di Glamorous Glue, fino ad arrivare alle raffinate linee melodiche di The National Front Disco e della sarcastica (e vagamente smithsiana) We Hate It When Our Friends Become Successful.

Ad infiocchettare tutto “l’arsenale”, un DVD che cattura le diciotto performance live – che di Your Arsenal includono solo We Hate it When Our Friends Become Successful – del Re delle spacconerie all’Anfiteatro Shoreline in Mountain View in California, immerse nelle urla di migliaia di fan evidentemente affette da "Morrissey Mania".

Non si tratta di un banale recupero delle vecchie glorie: questa reissue è, invece, un’ulteriore dichiarazione d’amore che l’ex Smiths fa a sé stesso e al suo pubblico; la chiave di volta, restaurata e decorata, della carriera solista di uno degli artisti più ispirati e più chiacchierati del XX secolo che, tra ritiri annunciati e repentine smentite, ha ancora molto da offrire ai suoi fan di tutto il mondo, ma dal “cuore inglese”.

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06/03/2014 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati