|
Conosciamo Kay McCarthy come una cantante irlandese residente in Italia e da molti anni instancabile interprete del repertorio tradizionale di musica celtica. Dopo ben undici album dedicati ai suoni della sua terra d’origine, Kay si è dedicata questa volta ad un progetto totalmente diverso, composto da tredici brani eseguiti in italiano. Il disco si intitola L’amore tace e nasce da un’idea di Piero Ricciardi, autore dei testi delle canzoni.
L’album è il risultato di un team work che ha visto coinvolti musicisti diversi, a cominciare da Stefano Diotallevi, Fabio De Portu, Ugo Dorato e Susanna Valloni per continuare poi con i contributi di esponenti dell’ex Folkstudio come Mauro Orselli e Fabio Scanzani. L’amore tace è un condensato di musica folk e di sonorità minimali, contesto ideale per far emergere le poesie messe in musica scritte da Ricciardi e cantate da Kay McCarthy. E’ un album impegnato, che lascia trapelare una grande partecipazione emotiva, è un disco di quelli che non si fanno più, che contiene canzoni di denuncia, brani che partono da fatti di cronaca ed evocano un dolore che appartiene un po’ a tutti, nessuno escluso. Molto bella la partitura di piano di Passi nella notte, mentre sono decisamente toccanti le liriche de Ultima preghiera, sul suicidio di un piccolo imprenditore che non riesce più ad andare avanti; le note drammatiche di un’armonica fanno da sfondo a La ragazza dell’Est, sull’omicidio di una giovane donna, sfruttata per il suo corpo ed eliminata quando era di troppo. Tragedie collettive e gravi problemi sociali trovano spazio su Naufragio, che si riferisce alla tragedia collettiva di quei migranti che cercano di arrivare qui da noi a bordo di barconi inaffidabili, e su Il treno dei pendolari, che racconta in musica le sofferenze di quanti sono costretti a viaggiare ogni giorno pressati sui vagoni sporchi di un treno lento.
Non mancano composizioni liberamente tratte da altrettanti testi poetici: Ricordati di me infatti, impreziosita dagli interventi di un sassofono, si basa su una poesia di Christina Rossetti che racconta di un amore che sopravvive alla morte, mentre Amami sempre, una stupenda piano ballad, è il remake di uno scritto di Elizabeth Barrett-Browning. Sul finire possiamo ascoltare le note di Coisithe, l’unico brano cantato in gaelico da Kay McCarthy, che precede il reprise de …l’amore tace…, tema portante di un disco prezioso ed importante del quale è prevista nel corso dell’anno una seconda versione, questa volta eseguita interamente in lingua originale.
Album che merita il rispetto, l’attenzione ed il tempo per l’ascolto che potreste concedere ad un libro che avete a cuore.
|