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Mac DeMarco
Salad Days
2014
Captured Tracks
di Manuela Santacatterina
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Mac DeMarco è una figura sospesa nel tempo. Con quel suo aspetto a tratti caricaturale sembra essersi catapultato ai giorni nostri direttamente dalla periferia di Montreal dei primi anni '90. Le copertine dei suoi album hanno poi un sapore onirico, con quel suo sorriso ambiguo, indefinibile. Dopo aver esordito con lo pseudonimo di Makeout Videotape ha attirato l'attenzione delle più autorevoli riviste di musica grazie alle quali è stato proiettato sui palchi di importanti festival europei ed americani.
A due anni dalla pubblicazione di Rock N Roll Night Club e 2, Demarco, dopo più di dodici mesi passati in tour, dà alle stampe Salad Days. Prodotto anch'esso dall'etichetta indipendente Captured Tracks, il disco è il perfetto proseguimento di 2. Senza allontanarsi dalle sonorità del lavoro precedente, Salad Days ha il pregio di mostrarci un DeMarco ancora ironico e smaliziato, maturato sotto il profilo autoriale. In poco più di mezz'ora il cantautore di Montreal firma undici brani che traboccano un'immediata freschezza espressiva e musicale ma che, ad un ascolto più attento, nascondono testi più intimi, riflessivi. L'album mostra un DeMarco intento a fare i conti con la fama e l'interesse suscitato dalla sua musica. Ne sono esempi lampanti la title track ("Oh mama, actin’ like my life’s already over"), Blue Boy ("Blue boy, worried about the world's eyes") o Passing Out Pieces ("Watching my life, passing right in front of my eyes"). Immancabili le ballad, da Let My Baby Stay a Let Her Go, dove Demarco sfoggia le sue abilità come autore. Mancano episodi esplicitamente freak come lo erano Cooking Up Something Good o Ode To Viceroy e il sound è pressoché il medesimo di 2 ma Salad Days è il principio innegabile di un cambiamento. Quasi del tutto basato su chitarra e voce, il disco, ricorda il Lennon solista più intimo, sia nei testi che nelle melodie, (dal falsetto finale di Let Her Go a Blue Boy), mostrando anche l'influenza esercitata dalla musica di Sean Nicholas Savage, artista canadese che ha aperto i suoi concerti, in Chamber Of Reflection.
Salad Days è un disco distrattamente spensierato dietro al quale si nasconde una velata malinconia, proprio come un sorriso di DeMarco.
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02/04/2014 -
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