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Johnny Cash
Out Among The Stars
2014
di Giuseppe Celano
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Ogni tanto spunta il disco perduto di qualche musicista famoso, è successo tante di quelle volte che ormai non teniamo più il conto. Questa volta tocca al mitico Man in Black Johnny Cash; a distanza di undici anni dalla sua dipartita terrena esce Out Among The Stars, un album intriso della personalità musicale, ma non solo, di questo mai troppo compianto American Singer.
Anticipato dal buon singolo She Used To Love Me A Lot (David Allen Coe), il disco esce nella seconda metà di marzo riconsegnandoci un cantante immortalato ben trent’anni fa, in piena libertà compositiva e immerso nella sua solita traballante malinconia ma con la voce ancora vibrante. È veramente difficile parlare di un disco postumo senza lasciarsi ammaliare dalla gigantesca figura di Cash, dalla sua statura artistica, dalle emozioni che ci ha già regalato in tutti questi anni. Non lo faremo, se mai pretendessimo di essere oggettivi risulteremmo patetici e rei di falsa testimonianza. È impossibile avvicinarsi con distacco alla grandezza della sua musica così delicata o prendere distanze dall’affascinante canto sfoggiato nel gospel After All. Johnny sa(peva) ancora emozionare con poco, anche nelle tracce dal taglio bluegrass I’m Moving On dove duetta con Waylon Jennings. Non è l’unica take in cui il nostro si fa accompagnare, la cosa si ripete in Baby Ride Easy e Don’t You Think It’s Our Time in coppia con la sua LEI, June, l’unica donna che abbia mai amato davvero.
Registrato fra l’81-84, Out Among The Stars è un buon lavoro, contiene alcune chicche in pieno stile Cash e altre alla maniera di Johnny. Una buona parte del suo carattere, delle paure e insicurezze dell’uomo, prima che del musicista, confluiscono in quest’opera recuperata dal figlio John Carter Cash e dal co-produttore Steve Berkowitz. Al progetto partecipano i musicisti Marty Stuart, Buddy Miller e Carlene Carter.
Molti lo considereranno un’opera per completisti e fan accaniti. Non si discostano poi molto dalla realtà, ma sfido chiunque a sostenere che sia solo un lavoro nostalgico. Quanti altri titani possono vantare questa grana cristallina e risultare ancora credibili dopo tutti questi anni?
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03/04/2014 -
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