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Gab De La Vega
Songs Of Existence
2013
Black Rose Records
di Giuseppe Celano
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Un uomo di spalle abbraccia la sua chitarra, porta in testa un cappellino con visiera piegata, osserva una casa alla destra mentre sovrastata da cavi di alta tensione. Il suono della chitarra acustica, unico strumento presente sul disco, è il portavoce di questo lavoro che parte veloce sulle note dell’opener Song Of Resistance. La mente corre a Bruce Springsteen per la veemenza dell’intro e per le liriche che parlano di libertà, d’amore, di notti buie e ricordi in dissolvenza. Si chiama Gab De La Vega (già con i punkeggianti The Smashrooms), il disco in questione è ”Songs Of Existence”, dieci brani acustici che insistono su ritmica veloce e bridge ossessivi necessari per colmare il gap legato all’assenza di altri strumenti (You Vs Me). Usa armonie spartane Gab, dirette come un colpo inferto da un peso massimo, pochi accordi folk in flirt con il suo passato più rumoroso. Cernendo dalla prima facciata di questo vinile su tutte emergono la bella ballad My Name Is A Badge e ancora meglio la tribale Another Breath. Il problema del disco, anche se al primo ascolto potrebbe non essere così palese, è la ripetitività delle strutture ritmiche (On A Boat). Questo problema ne crea un secondo: l’uniformità di molti brani, che rischia di farli finire nel dimenticatoio, potrebbe essere scambiata per piattezza strutturale (Give Me The Sun). Non male come inizio, bisogna solo aggiustare un po’ la ghiera per una maggiore messa a fuoco.
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//www.youtube.com/embed/6tBse7p-yec
31/05/2014 -
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