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Morrissey
World Peace Is None Of Your Business
2014
Harvest / Emi
di Ida Stamile
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Il Morrissey di 'World Peace Is None Of Your Business' è un “uomo politico” nel suo senso più intimo e attuale, forte di una sensibilità che traspare attraverso l’intensità dei testi del disco, rivelando quel malessere che nasce dalle identità violate dell’individuo alla ricerca di quella dignità spesso negata. Le melodie raffinate sembrano quasi più rilassate, aperte e al contempo depositarie di una luce luminosa molto più preponderante rispetto alle trame ritmiche del Morrissey passato, senza tralasciare l’ironia e l’aggressività elegante tipica del Moz di un tempo e racchiudendo così al suo interno una miscellanea di personali visioni del mondo sia dal punto di vista tematico che musicale. Le forti sfumature di puro pop si mescolano così alla grandissima varietà degli arrangiamenti e alle tante impronte strumentali presenti nel disco.
Questo decimo lavoro in studio, che segna il passaggio all'etichetta Harvest e la presenza di Joe Chiccarelli (U2, Beck, White Stripes) alla produzione, si nutre di contaminazioni, vagando dal Sud al Nord, dall’Oriente all’Occidente, dal classic rock all’etnia sonora. Sempre con un occhio di riguardo alla contemporaneità (title track), tra le sfuriate elettriche (Neal Cassady Drops Dead), le visionarie cavalcate di sette minuti (I’m Not A Man), le danze dall’aria ispanica (Earth Is The Loneliest Planet) e la quiete sanguinaria (Smiler With Knife) si incastrano i rapporti conflittuali e le incomprensioni tra genitori e figli (Istanbul, Staircase At The University) e le violenze dell’uomo sugli animali tanto care a Morrissey (Bullfighter Dies).
L’edizione deluxe contiene inoltre altri sei brani in aggiunta ai dodici del disco (da Oboe Concerto, passando per One Of Our Own fino ad Art-Hounds). Un album che raccoglie tutto l’universo sonoro vicino e lontano di Morrissey dunque e che, pur con qualche piccola caduta di stile qua e là che a tratti rasenta il kitsch, conserva una certa dose d’intensa magia ed elegante maturità compositiva: la metafora di una fuga forzata dalla libertà anche per l’ascoltatore…poor little fool…
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26/09/2014 -
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